Ospedale unico : ballottaggio tra Cambiano, Trofarello e Villastellone

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Partita ancora aperta (almeno dal punto di vista formale) per la scelta su dove costruire il nuovo ospedale unico dell’Asl TO5 a servizio di tutta l’area sud della Provincia di Torino, nel triangolo compreso tra Carmagnola, Moncalieri e il chierese.
Molti sindaci, durante l’estate, si sono infatti apertamente schierati contro la localizzazione del futuro presidio sanitario a Cambiano o a Trofarello, in zona Vadò, come proposto inizialmente dai tecnici della Regione, Ente a cui spetta comunque la scelta definitiva.
In particolare si è concretizzata l’alternativa promossa dalComune di Villastellone, che ha messo sul piatto della bilancia il sito ex Stars, un’area idonea dal punto di vista delle dimensioni e comoda alla stazione ferroviaria, ma soprattutto già urbanizzata e quindi senza il problema di dover utilizzare ulteriore suolo agricolo.
Al contrario, anzi, tale operazione permetterebbe di recuperare un’area industriale oggi dismessa.
La candidatura villastellonese ha subito trovato il supporto anche dell’Amministrazione di Carmagnola, guidata da Ivana Gaveglio, e di altri sette Comuni della zona, mentre Moncalieri e Trofarello (ma anche diversi centri del chierese) hanno invece ribadito la loro preferenza per la prima opzione avanzata dagli uffici regionali.
«La Regione deve pronunciarsi a breve, e allo stato attuale non ha senso fare pronostici: aspettiamo, soddisfatti almeno per essere riusciti a far prendere ufficialmente in considerazione l’ipotesi ex Stars», commenta il sindaco Gaveglio al momento di andare in stampa. I tempi per individuare il sito del nuovo ospedale unico, infatti, si sono già parecchio dilatati rispetto alla indicazioni fornite inizialmente dall’assessore regionale alla Sanità, Antonio Saitta, che è anche il principale fautore dell’opera: inizialmente la scelta sarebbe dovuta avvenire entro aprile, per consentire una prima progettazione preliminare ancora nel 2016 e il termine dei lavori entro quattro anni.
Pronto addirittura a battaglie legali si annuncia il sindaco di Villastellone, Davide Nicco, che è disposto ad argomentare le proprie ragioni anche davanti al Tar ed eventualmente al Consiglio di Stato. Secondo le Amministrazioni contrarie alla scelta di Trofarello, in particolare, l’area di Vadò non è assolutamente baricentrica rispetto al territorio, favorendo peraltro Comuni della prima cintura torinese già vicini alla futura Città della Salute (Molinette, Cto, Regina Margherita, ecc.) del capoluogo. Inoltre, a differenza dell’area ex Stars, occorrerebbe cementificare circa centomila metri quadrati di aree verdi e terreni agricoli e fare onerose opere di urbanizzazione. Da non dimenticare, infine, che l’accesso a Vadò tramite autostrada, per chi proviene dal carmagnolese, risulterebbe soggetto a pedaggio.

Piergiorgio Sola