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Nuovo ospedale Asl TO5, Nicco rilancia il sito di Villastellone

Il consigliere regionale Davide Nicco (Fratelli d’Italia) interviene nuovamente sul tema del nuovo ospedale dell’Asl TO5, rilanciando la proposta di Villastellone: “evidenti risparmi economici e ambientali”.

L’area industriale di Villastellone è tra i siti candidati a ospitare il nuovo ospedale dell’Asl TO5, recuperando gli edifici dell’ex Stars

Il consigliere regionale Davide Nicco (Fratelli d’Italia) interviene nuovamente sul tema del nuovo ospedale dell’Asl TO5, rilanciando la proposta di Villastellone come sito per ospitare la struttura, mentre l’Assessorato alla Sanità si sta orientando verso la scelta di Cambiano.

«In questo momento non si tratta di rivedere gli studi di approfondimento tecnico già conclusi, ma semplicemente di tener conto di un importante documento trasmesso a suo tempo dai proprietari dell’area e, seppur noto, sorprendentemente non preso in considerazione -dichiara Nicco, ex sindaco di Villastellone- Si tratta di un formale impegno con cui la proprietà dell’area villastellonese proposta dichiara la propria totale disponibilità a mettere a disposizione il terreno edificabile completamente bonificato a proprie spese e carico, e quindi pronto per la fase di progettazione con risparmi economici evidenti a tutti».

Ospedale unico dell’Asl TO5, la Regione ha scelto Cambiano?

Il consigliere regionale interviene dopo le dichiarazioni rilasciate dall’assessore alla Sanità della Regione Piemonte, Luigi Genesio Icardi, in risposta a un’interrogazione consiliare sulla scelta definitiva dell’area destinata a ospitare il nuovo ospedale.

«Il documento è stato portato all’attenzione del tavolo di lavoro dal Comune di Villastellone oltre un mese e mezzo fa e il suo esame non è certamente molto lungo dal punto di vista temporale», specifica Nicco.

Nicco: “ospedale unico, pietra tombale su Moncalieri”

Il sito di Villastellone in questione è quello dell’ex Stars, nell’area industriale che sorge prima del paese, arrivando da Carmagnola. Tra le tre aree in discussione -la zona Vadò tra Moncalieri e Trofarello e l’ex autoparco militare di Cambiano– avrebbe il vantaggio di richiedere il minor consumo di suolo, in quanto verrebbe recuperata un’area già interamente edificata.

«Ci auguriamo, in ogni caso, che ora la procedura venga accelerata e arrivi a conclusione, indipendentemente dall’area su cui cadrà la scelta definitiva -conclude Nicco- Come ho già avuto modo di sottolineare, fermo restando il vincolo di non realizzare la struttura in zone esondabili e a rischio sismico, non si tratta di assumere una posizione per l’una o per l’altra collocazione. Ma certo non si può dilazionare oltre l’individuazione del miglior sito con tutti gli elementi di valutazione alla mano e senza perdere tempo ulteriore, perché l’Asl TO5 e i suoi cittadini non possono prolungare un’attesa che dura già da troppo tempo».

Ispra, nel 2021 c’è stato il più alto consumo di suolo degli ultimi 10 anni