L’onorevole Daniela Ruffino, capogruppo di Azione – Italia Viva in Commissione Ambiente alla Camera, chiede spiegazioni al Governo sul ritardo nella decisione in merito al deposito nazionale delle scorie nucleari, per il quale è ancora formalmente in piedi l’ipotesi di Carmagnola.
«Ancora nulla di nuovo dal Governo riguardo alla localizzazione del deposito nazionale delle scorie nucleari ma anche riguardo alla pubblicazione della Carta nazionale delle aree idonee a ospitarlo: di rinvio in rinvio si continuano ad accumulare ritardi».
Lo dichiara Daniela Ruffino, capogruppo di Azione-Italia Viva in Commissione Ambiente alla Camera dei Deputati, che sulla tema ha presentato un’interrogazione in commissione al Ministro dell’Ambiente, Gilberto Pichetto Fratin.
«Vorremmo capire se ci sia la necessità di un supplemento di istruttoria e se essa sia stata fatta -prosegue l’onorevole Ruffino- E vorremmo capire anche perché la carta delle aree idonee, che è stata inviata al Ministero ormai più di un anno fa, non sia stata ancora resa pubblica e quando lo sarà».
Non manca l’ennesima stoccata nei confronti di Sogin, l’agenzia nazionale che si occupa dell’intera procedura: «A questo si aggiunga che il soggetto attuatore, la Sogin, di cui abbiamo chiesto e ottenuto il commissariamento a giugno dello scorso anno, gode di ben poca fiducia presso le popolazioni e gli amministratori interessati, con cui dovrà intensamente interloquire -conclude la deputata, eletta nel collegio elettorale carmagnolese- La necessità di avere la piena operatività di Sogin è sempre più pressante ma la situazione è assolutamente arenata. Si tratta di dare certezze agli italiani e invece assistiamo solo a continui rinvii».
Deposito nucleare: la Carta resta “top secret”, l’onorevole Ruffino all’attacco