Gli studenti dell’istituto Bobbio di Carignano hanno assistito alla proiezione del film “Lupo Bianco” e al successivo dibattito, un’iniziativa organizzata dal Lions Club Carignano Villastellone.
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Nei giorni scorsi, al teatro Cantoregi di Carignano, si è tenuta la proiezione del film “Lupo Bianco” di fronte a più di 400 studenti dell’istituto Bobbio: la giornata è stata organizzata dal Lions Club Carignano Villastellone, in collaborazione con la Fondazione Martoglio e il presidente William Zardi.
L’iniziativa è stata organizzata in prosecuzione del progetto “Cinema&Legalità“, patrocinato dal Miur. Il film “Lupo Bianco” è vincitore del Premio Starlight international Award al 78° Festival Internazionale del Cinema di Venezia e del Premio Nazionale “Garitta” di Acireale e rappresenta uno spaccato di vita autobiografico del filantropo Carlo Olmo, durante uno dei periodi più bui della nostra era, la pandemia da Covid-19.
Dopo la proiezione del film, i ragazzi hanno applaudito il protagonista, Carlo Olmo, e ascoltato con attenzione il dibattito, alla presenza del regista Tony Giangitano, ponendo domande sui personaggi e sulle vicende.
L’evento si è concluso con una simpatica iniziativa del vulcanico Carlo Olmo, il quale ha lanciato agli studenti in platea alcune magliette con l’effigie del lupo bianco, titolo e simbolo del film.
L’iniziativa può essere ben descritta dall’intervento di Carlo Olmo che riportiamo qui: “Sogna ragazzo, sogna. Non cambiare un verso della tua canzone. Non lasciare un treno fermo alla stazione. Non fermarti tu.” Oggi, parlando a centinaia di studenti delle scuole di Carignano, dopo la proiezione del film autobiografico, “Lupo Bianco”, mi è tornato alla mente il capolavoro di Roberto Vecchioni. Noi tutti, amici, abbiamo una missione: far davvero spazio ai giovani, alla loro energia, alla loro voglia di vivere. Siamo un paese che li fa scappare, i nostri ragazzi. Siamo un paese che promette di scommettere su di loro ma se ne dimentica un attimo dopo. I nostri giovani sono attenti, preparati, curiosi. L’ho testato con mano quando mi hanno chiesto particolari sulla storia del Lupo Bianco, sulle “zampate” durante l’ora più buia di Vercelli e del mondo – la pandemia da Covid-19 – e sulla legalità.
Conclude Olmo:” Quella di oggi è una giornata che mi porterò sempre nel cuore, così come tutti quei volti, la gioia nel ricevere le magliette del Lupo Bianco e i sorrisi, nel chiedermi persino l’autografo, manco fossi uno dei loro idoli!”.