Il Consiglio comunale di Carmagnola ha approvato una mozione del Movimento 5 Stelle per favorire la raccolta dell’olio vegetale esausto sul territorio cittadino, a partire da campagne di sensibilizzazione.
Gettare l’olio nel lavandino o nel water, ad esempio dopo una frittura, è un gesto naturale per molti, ma assai dannoso sia dal punto di vista ambientale che economico.
L’olio esausto vegetale, infatti, è fortemente inquinante e il trattamento delle acque richiede molte risorse. Senza contare che dal riciclo di questo materiale, invece, si possono attivare tante filiere produttive, nel segno dell’ecologia: dai bio-carburanti alla produzione di energia.
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Per questi motivi, il Consiglio comunale di Carmagnola ha approvato una mozione presentata dal Movimento 5 Stelle che impegna il sindaco e la Giunta ad attivare iniziative di sensibilizzazione e informazione, nonché a farsi promotori con il Consorzio Chierese per i Servizi affinché siano attivati in città punti di raccolta per gli oli esausti “anche nelle frazioni, in modo tale per agevolare i cittadini al conferimento e stimolandoli al corretto smaltimento“.
“Il potenziale inquinamento causato dall’olio vegetale esausto può costituire una vera e propria ‘bomba’ ambientale, causando seri danni agli ecosistemi, ma pochi se ne rendono conto -ha sottolineato il capogruppo M5S, Sergio Grosso, durante l’illustrazione della mozione in Consiglio comunale- Purtroppo oggi in Italia la produzione media è di 5 chilogrammi all’anno per abitante, ma solo un quarto viene opportunamente raccolto e riciclato“.
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Grosso ha quindi ricordato come altri territori limitrofi a Carmagnola, a partire da quelli serviti dal Consorzio rifiuti Covar14, abbiano già avviato da anni campagne e progetti di raccolta, incassando addirittura una quota per ogni tonnellata avviata al recupero.
La mozione è stata approvata all’unanimità, con voto favorevole di tutti i gruppi politici.
Il capogruppo della Lega, Beppe Quattrocchio, ha comunque informato i colleghi che il Consorzio Chierese ha trovato un accordo a inizio anno con una ditta di Alba che si occupa di raccolta dell’olio, ma il tutto è stato bloccato a causa dell’emergenza Covid-19, con un solo contenitore finora installato a Carmagnola.