Ospedale unico dell’Asl TO5, la Regione ha scelto Cambiano?

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Secondo le indiscrezioni pubblicate da “Lo Spiffero”, la Regione avrebbe scelto definitivamente il sito di Cambiano per costruire l’ospedale unico dell’Asl TO5. Insorge il PD.

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Il nuovo ospedale unico dell’Asl TO5 potrebbe trovare sede definitiva a Cambiano: lo scrive Lo Spiffero, citando il futuro piano dell’edilizia sanitaria regionale [immagine di repertorio]
Con un articolo dal titolo “Asl TO5, Icardi sposta l’ospedale a Cambiano“, il quotidiano online Lo Spiffero, voce autorevole (e generalmente ben informata) rispetto alle dinamiche politiche regionali, annuncia che la Giunta Cirio avrebbe definitivamente optato per il sito dell’ex Parco Veicoli cambianese.

La delibera con il nuovo piano di edilizia sanitaria è in arrivo dopo che la Regione ha impiegato tre anni a trovare una quadra tra gli interessi delle consorterie politiche sul territorio. Risultato: tutto da rifare e gare d’appalto alle calende greche“, si legge nel sommario. Qui l’articolo completo.

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Parrebbe pertanto confermata una scelta che era nell’aria da alcuni mesi, con la candidatura del sito lanciata a marzo 2021 e che, da allora, ha sempre più preso piede, complice anche la posizione più baricentrica rispetto alle altre due alternative: l’area Vadò tra Trofarello e Moncalieri e l’ex Stars a Villastellone.

Per quanto riguarda Vadò, in particolare, sono state le incertezze legate al rischio idrogeologico a farne abbassare drasticamente le quotazioni, mentre l’area industriale di Villastellone è sempre stata considerata un’alternativa “outsider”, seppur fortemente spinta dall’ex sindaco (e attuale consigliere di maggioranza, quota FdI) Davide Nicco.

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Immediata è scattata la polemica da parte dell’esponente del Partito Democratico in Consiglio regionale, Diego Sarno, che su Facebook ha pesantemente attaccato l’Amministrazione Cirio.

Tre anni di perdita di tempo. Tre anni di veti incrociati dentro la maggioranza. Tre anni di attesa dei sindaci senza mai una risposta. Nonostante questo, è in arrivo la delibera con il nuovo piano di edilizia sanitaria: si riparte da zero eliminando tutto il lavoro svolto finora“, scrive.

E aggiunge: “Sono anni che esperti ribadiscono la conformità del sito di Vadò ed è assurdo non solo che tutti gli studi effettuati fino ad oggi vengano ignorati, ma anche che la localizzazione prescelta per l’ospedale sia ora Cambiano, tagliando fuori circa 110mila cittadini tra Nichelino e Moncalieri che andranno a servirsi nella nuova Città della Salute di Torino, portando un ingolfamento della stessa“.

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