Giro di vite per le attività sociali e ulteriori precauzioni: ecco cosa prevede il nuovo decreto nazionale per il contenimento del contagio da Coronavirus, anche al di fuori delle nuove “zone rosse”. Cosa cambia nell’area Carmagnolese.
+++AGGIORNAMENTO+++
DAL 10/3 IN VIGORE MISURE PIU’ RESTRITTIVE
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Il nuovo decreto del presidente del Consiglio per il contenimento del contagio da Coronavirus -oltre a espandere la “zona rossa” a tutta la Lombardia, all’intero Piemonte orientale (provincie di Alessandria, Asti, Vercelli, Novara e VCO) e a parte di altre regioni italiane- prevede anche un giro di vite ulteriore su tutto il territorio nazionale.
Anche l’area Carmagnolese, quindi, è interessata dalle nuove misure, attive già da oggi.
Si segnala che molti ipermercati, supermercati, negozi e luoghi del territorio in cui sarebbero possibili aggregazioni di persone hanno avviato misure per l’accesso contingentato.
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Queste alcune delle novità contenute del decreto Conte:
- immediata chiusura di tutti i cinema (non vale più, in pratica, la deroga in caso di distanza minima di un metro tra ogni spettatore): l’Elios di Carmagnola, che aveva provato a restare aperto, ha infatti annullato ogni proiezione ed evento fin da oggi;
- sospensione di tutte le messe e delle cerimonie religiose (es. matrimoni e funerali);
- sospensione di tutte le attività per pub, scuole di ballo, sale giochi, sale scommesse e bingo, discoteche e simili;
- chiusura di tutti i musei e altri luoghi di cultura;
- obbligo per centri commerciali, ipermercati, supermercati e negozi di garantire la distanza minima di un metro tra gli avventori al loro interno;
- obbligo per bar e ristoranti (a carico del gestore) di far rispettare la distanza interpersonale di almeno un metro, con sanzione della sospensione dell’attività in caso di violazione;
- sospensione degli eventi e delle competizioni sportive di ogni ordine e grado; per gli agonisti, possibile lo svolgimento di attività e allenamenti ma solo a porte chiuse.
Viene per ora confermata la chiusura delle scuole e delle Università fino al 15 marzo, oltre alla sospensione delle gite scolastiche.
I datori di lavoro sono invitati a favorire il telelavoro, nonché la fruizione di ferie o periodi di congedo ordinario.
Per quanto riguarda ospedali e luoghi di cura, incluse le residenze per anziani, le visite sono possibili solo se autorizzate dalle Direzioni sanitarie.
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Nelle Provincie di Torino e Cuneo, essendo al di fuori delle nuove “zone rosse” previste dal nuovo Decreto Conte sul Coronavirus, sono possibili spostamenti, anche se vige sempre l’invito a limitarli solo a quelli strettamente indispensabili.
“E’ fondamentale che le persone restino a distanza di sicurezza tra loro –commenta il sindaco Ivana Gaveglio, con un appello a tutti i Carmagnolesi– Chiunque abbiamo dei sintomi di natura respiratoria deve assolutamente restare in casa. Gli esercizi commerciali e i bar devono far rispettare la distanza. Queste sono le misure che servono“.
Commenta anche il presidente della Regione, Alberto Cirio (oggi risultato peraltro positivo al Coronavirus): “Con le misure più restrittive abbiamo la possibilità di provare tutti gli strumenti per prevenire un ulteriore diffusione del contagio: rispetto a quello che è successo in Lombardia, che è in ginocchio, abbiamo una settimana di anticipo. Ecco perché abbiamo chiesto un irrigidimento delle misure: sappiamo che è un disagio per tutti, ma è commisurato alla necessità di sicurezza per le nostre famiglie, per i nostri figli e soprattutto per i nostri anziani“.