Nuovo decreto Coronavirus: cosa cambia sul territorio carmagnolese

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Giro di vite per le attività sociali e ulteriori precauzioni: ecco cosa prevede il nuovo decreto nazionale per il contenimento del contagio da Coronavirus, anche al di fuori delle nuove “zone rosse”. Cosa cambia nell’area Carmagnolese.

coronavirus supermercato decreto (foto Riccardo Gandiglio - Il Carmagnolese)
Accessi contingentati in molti supermercati, da questa mattina, anche nell’area Carmagnolese per effetto del nuovo decreto sul Coronavirus (foto Riccardo Gandiglio – Il Carmagnolese)

+++AGGIORNAMENTO+++
DAL 10/3 IN VIGORE MISURE PIU’ RESTRITTIVE

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Il nuovo decreto del presidente del Consiglio per il contenimento del contagio da Coronavirus -oltre a espandere la “zona rossa” a tutta la Lombardia, all’intero Piemonte orientale (provincie di Alessandria, Asti, Vercelli, Novara e VCO) e a parte di altre regioni italiane- prevede anche un giro di vite ulteriore su tutto il territorio nazionale.

Anche l’area Carmagnolese, quindi, è interessata dalle nuove misure, attive già da oggi.

Si segnala che molti ipermercati, supermercati, negozi e luoghi del territorio in cui sarebbero possibili aggregazioni di persone hanno avviato misure per l’accesso contingentato.

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Queste alcune delle novità contenute del decreto Conte:

  • immediata chiusura di tutti i cinema (non vale più, in pratica, la deroga in caso di distanza minima di un metro tra ogni spettatore): l’Elios di Carmagnola, che aveva provato a restare aperto, ha infatti annullato ogni proiezione ed evento fin da oggi;
  • sospensione di tutte le messe e delle cerimonie religiose (es. matrimoni e funerali);
  • sospensione di tutte le attività per pub, scuole di ballo, sale giochi, sale scommesse e bingo, discoteche e simili;
  • chiusura di tutti i musei e altri luoghi di cultura;
  • obbligo per centri commerciali, ipermercati, supermercati e negozi di garantire la distanza minima di un metro tra gli avventori al loro interno;
  • obbligo per bar e ristoranti (a carico del gestore) di far rispettare la distanza interpersonale di almeno un metro, con sanzione della sospensione dell’attività in caso di violazione;
  • sospensione degli eventi e delle competizioni sportive di ogni ordine e grado; per gli agonisti, possibile lo svolgimento di attività e allenamenti ma solo a porte chiuse.

Viene per ora confermata la chiusura delle scuole e delle Università fino al 15 marzo, oltre alla sospensione delle gite scolastiche.

I datori di lavoro sono invitati a favorire il telelavoro, nonché la fruizione di ferie o periodi di congedo ordinario.

Per quanto riguarda ospedali e luoghi di cura, incluse le residenze per anziani, le visite sono possibili solo se autorizzate dalle Direzioni sanitarie.

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Nelle Provincie di Torino e Cuneo, essendo al di fuori delle nuove “zone rosse” previste dal nuovo Decreto Conte sul Coronavirus, sono possibili spostamenti, anche se vige sempre l’invito a limitarli solo a quelli strettamente indispensabili.

E’ fondamentale che le persone restino a distanza di sicurezza tra lorocommenta il sindaco Ivana Gaveglio, con un appello a tutti i CarmagnolesiChiunque abbiamo dei sintomi di natura respiratoria deve assolutamente restare in casa. Gli esercizi commerciali e i bar devono far rispettare la distanza. Queste sono le misure che servono“.

Commenta anche il presidente della Regione, Alberto Cirio (oggi risultato peraltro positivo al Coronavirus): “Con le misure più restrittive abbiamo la possibilità di provare tutti gli strumenti per prevenire un ulteriore diffusione del contagio: rispetto a quello che è successo in Lombardia, che è in ginocchio, abbiamo una settimana di anticipo. Ecco perché abbiamo chiesto un irrigidimento delle misure: sappiamo che è un disagio per tutti, ma è commisurato alla necessità di sicurezza per le nostre famiglie, per i nostri figli e soprattutto per i nostri anziani“.