Scontro tra i consiglieri di centrosinistra e l’Amministrazione Gaveglio sui criteri di scelta del nuovo CdA del Consorzio socio-assistenziale Cisa 31: “speriamo che contino le competenze, non il gradimento personale”.
La discussione in Consiglio comunale dell’interpellanza firmata da Partito Democratico e lista Elia sulle modalità di scelta del nuovo CdA del Cisa 31 non ha portato a un chiarimento tra il centrosinistra e l’Amministrazione Gaveglio. Anzi, ha acceso ancor di più lo scontro politico sul tema.
“Nel mese di novembre scadrà il Consiglio di Amministrazione del Consorzio socio-assistenziale: per questo abbiamo chiesto chiarimenti su quali procedure si intendano seguire e quali competenze privilegiare per la nomina dei nuovi componenti -esordiscono i consiglieri di opposizione in una nota stampa- Il Cisa 31 è infatti un organo strategico per la gestione di tutte le problematiche socio-assistenziali e le fragilità che sempre, e ancora di più in questo momento storico, affliggono la società“.
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Per i firmatari dell’interpellanza, “la domanda nasce dal fatto che riteniamo indispensabile che chi andrà a ricoprire queste posizioni abbia una formazione specifica e una sensibilità particolarmente aperta alle situazioni che l’Ente si trova a gestire“.
Ma, stando quanto dichiarato dopo la seduta del Consiglio dagli stessi esponenti del centrosinistra, le risposte ottenute non sono state ritenute sufficientemente esaurienti: “Non ci sono state date risposte chiare, se non un generico riferimento ai requisiti richiesti dallo Statuto del Consorzio stesso. Questo genera in noi un certo allarme“.
Da qui l’affondo politico da parte di PD e lista Elia, con un evidente riferimento alle recenti scelte della Giunta Gaveglio in merito alla nomina del nuovo presidente della Farmacia comunale, ruolo per il quale è stato scelto l’esponente leghista Fabrizio Ottenga.
“Non sarebbe la prima volta che, nella scelta delle persone, non viene seguito un criterio che porti ad affermare con evidenza che la competenza abbia prevalso rispetto al gradimento personale -concludono dal centrosinistra- Nasce pertanto spontanea una domanda: gli Amministratori di maggioranza non hanno voluto condividere il loro pensiero con noi perché ritengono che la minoranza non conti nulla o perché è già tutto deciso?“.