La Città metropolitana di Torino ha stanziato un milione di euro per progettare piste ciclabili di collegamento con le stazioni del trasporto pubblico. In arrivo 150 mila euro a Carmagnola e ad Osasio, Comuni capofila dei rispettivi territori.
Rinforzare la rete di piste ciclabili in modo da migliorare i collegamenti fra i centri abitati e le stazioni del trasporto pubblico, in particolare quelle ferroviarie e i nodi di interscambio.
Con questo obiettivo, la Città metropolitana di Torino ha messo a disposizione un milione di euro, derivante dai fondi ministeriali del programma “Bike to Rail”, per distribuirli ai Comuni del territorio.
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In particolare, 150 mila euro arriveranno a Carmagnola, come capofila della Zona omogenea 11, che comprende 22 Comuni anche del Chierese, nella collina torinese e dell’Alto Monferrato astigiano, per un totale di quasi 130 mila abitanti.
Una cifra identica sarà anche stanziata a favore del Comune di Osasio per favorire la mobilità dolce e i collegamenti sul proprio territorio e in quello di Castagnole Piemonte, Lombriasco e Pancalieri.
In particolare, per quanto riguarda la Zona omogenea 11, è stato ipotizzato un progetto generale per creare oltre 300 chilometri di nuove piste e percorsi ciclabili e zone 30 promiscue: di questi, quasi 80 chilometri sono previsti all’interno della città di Carmagnola; 30 a Poirino; 19 circa a Villastellone; 11 a Cambiano; 9 a Pralormo e 8 a Santena.
Diverse le stazioni ferroviarie che potrebbero essere coinvolte e rese più facilmente raggiungibili: Carmagnola e Villastellone sulla linea Torino-Savona, Pessione di Chieri e Cambiano-Santena, sulla direttrice Torino-Asti-Genova.
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Per ora, però, il contributo del programma Bike to Rail è destinato esclusivamente alla progettazione di fattibilità tecnico-economica, ovvero per capire nel dettaglio la possibilità concreta di realizzare tale rete ciclabile e a quali costi.
Per trasformare il tutto in concreta realtà, però, serviranno altri fondi, ben più ingenti: solo per l’area carmagnolese, infatti, si ragiona su cifre superiori ai 20 milioni di euro.
«L’obiettivo è garantire il raggiungimento e la valorizzazione dei poli attrattori del territorio, come istituti scolastici, aree industriali e commerciali, dei poli sanitari, culturali e di ricettività turistica», dichiarano dall’Ente provinciale.
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