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Nuova stagione teatrale al Cantoregi di Carignano

A partire da sabato 23 novembre prenderà il via la nuova stagione teatrale 2024/25 del teatro Cantoregi di Carignano, che prevede la messa in scena di cinque spettacoli.

La locandina della stagione teatrale 2024/25 del teatro Cantoregi di Carignano

Sabato 23 ottobre inizierà la nuova stagione teatrale 2024/25 al teatro Cantoregi di Carignano. Nel corso della stagione, andranno in scena cinque spettacoli, organizzati dall’assessorato alla Cultura del comune di Carignano, in collaborazione con la fondazione “Piemonte dal vivo”.

Miranda Feraudo, consigliere delegato alla Cultura per il comune di Carignano, ha dichiarato: «Grandi attori in un calendario ricco e importante: testimonianza proficua della collaborazione con la fondazione “Piemonte dal vivo”, per assistere ad una varietà di spettacoli, che allieteranno il pubblico con temi e sceneggiature divertenti e coinvolgenti».

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Il sipario si aprirà, sabato 23 novembre, alle ore 21, con lo spettacolo “Ma che razza di Otello?“, di Lia Celi, con Marina Massironi e con musica per arpa eseguita dal vivo da Monica Micheli.

Lia Celi riscrive l’Otello, raccontandoci la sua storia con la vivacità che la contraddistingue; il risultato è una inaspettata rilettura della storia dell’impresa verdiana, delle regole del melodramma e dei temi cari alla tragedia shakespeariana: la gelosia, il razzismo, il plagio, la calunnia. Marina Massironi restituisce al pubblico notizie storiche curiose, spunti d’attualità e riflessioni sulle dinamiche umane, di cui il triangolo Otello-Iago-Desdemona si fa emblema, con umorismo sottile e spiazzante e momenti tragicamente appassionati. Lo spettacolo sarà interamente accompagnato dalla timbrica cristallina dell’arpa di Monica Micheli.

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Il secondo spettacolo ad andare in scena, sabato 14 dicembre, alle ore 21, sarà “Cuoro – Inciampi per sentimenti altissimi“, di e con Gioia Salvatori.

Sdraiata su un divano, al centro di un giardino immaginario, la protagonista passa in rassegna se stessa e i propri rovelli interiori; indaga desideri, rinarra storie d’amore e i loro inevitabili disfacimenti, attraversa i discorsi sul sentimentalismo ed esplora canzonette lamentazioni e modelli femminili disgraziatissimi. Compone, fa e disfa le sue considerazioni e per ogni conclusione che trova, prova una nuova fuga.

Il terzo spettacolo della stagione, che andrà in scena giovedì 9 gennaio, alle ore 21, sarà “Secondo lei“, di e con Caterina Guzzanti e con Federico Vigorito.

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Uno spettacolo che narra, dal punto di vista femminile, le dinamiche nascoste che regolano i rapporti all’interno di una coppia. L’amore, che dovrebbe essere un luogo sicuro e sano, diventa un silenzioso campo di battaglia, in cui fraintendimenti, bisogni e necessità si confondono e affondano in un pantano inevitabile di aspettative tradite e promesse infrante, imprigionando i due protagonisti in ruoli precisi e precari, mentre bramano soltanto di essere accettati. “Secondo lei” invita a riflettere su come la cultura e la società in cui viviamo continuino a condizionare in modo invalidante sia le donne, sia gli uomini nelle scelte principali della loro vita e nelle relazioni.

Mercoledì 12 febbraio, alle ore 21, andrà in scena “Pirandello Pulp“, di Edoardo Erba, con Massimo Dapporto e Fabio Troiano.

Il metateatro di Pirandello viene interpretato da Edoardo Erba in chiave attuale e irriverente, portando sulla scena uno spettacolo intelligente e coinvolgente, dal finale inaspettato. Sul palco dove deve andare in scena “Il gioco delle parti” di Pirandello, Maurizio, il regista, si trova a lavorare con Carmine, il tecnico delle luci, che non sa nulla dello spettacolo e soffre di vertigini. Mentre Maurizio ripercorre il testo, per farlo comprendere a Carmine, quest’ultimo inizia a discutere ogni dettaglio della regia, con idee innovative e dirompenti, che portano la regia verso una direzione “pulp“.

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Spettacolo conclusivo della stagione, mercoledì 12 marzo, alle ore 21, “Lapocalisse“, di e con Valerio Aprea.

Un assolo sulla nostra resistenza e difficile adattabilità al nuovo, in una riflessione sul concetto di cambiamento, necessario ad affrontare il buio che ci minaccia. Valerio Aprea porta in scena una serie di monologhi, scritti per lui da Marco Dambrosio. La comicità e l’assurdo diventano, in questo spettacolo, strumenti affilati per affrontare e provare a scongiurare il grande spauracchio dell’apocalisse, offrendo una chiave di lettura sul rapporto tra la scienza e il suo opposto, tra gli algoritmi e le abitudini quotidiane, il progresso e l’inerzia che lo frena.

È già possibile acquistare abbonamenti o biglietti per singoli spettacoli, all’ufficio accoglienza del Comune di Carignano (via Frichieri 13); sarà possibile anche acquistare i biglietti direttamente a teatro prima degli spettacoli. Ulteriori informazioni e dettagli sono consultabili sul sito del comune di Carignano.

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