Il Comune di Carmagnola ha ufficialmente stabilito che il progetto per la realizzazione del nuovo polo logistico Conad a Santa Rita non dovrà essere assoggettato a Valutazione Ambientale Strategica.
Niente Valutazione Ambientale Strategica (VAS) per il progetto che prevede l’insediamento di un nuovo polo logistico nell’area industriale-commerciale di Santa Rita, a Carmagnola, realizzato dalla società Logistica Piemonte Srl, legata al gruppo Conad.
Così ha deciso il Comune in base al parere del’Organo Tecnico, che si occupa delle funzioni di competenza comunale che riguardano la VAS, incassando anche il parere favorevole della Commissione locale per il Paesaggio.
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Entrambe le riunioni di valutazione si sono svolte nel mese di febbraio; la determinazione dell’Ufficio Ambiente della Ripartizione Tecnica comunale è stata ufficialmente pubblicata all’albo pretorio del Comune di Carmagnola nelle scorse ore.
Per questo, in parallelo, l’Ente ha ritenuto opportuno ripresentare la documentazione relativa al nuovo insediamento logistico fino al prossimo 18 marzo; nei successivi quindici giorni, dal 19 marzo al 2 aprile, sarà quindi possibile far pervenire eventuali osservazioni all’indirizzo PEC del Comune protocollo.carmagnola@cert.legalmail.it.
La decisione comunale resta comunque vincolata alle prescrizioni e ai pareri pervenuti dai soggetti con competenza ambientale durante la fase istruttoria, svoltasi negli scorsi mesi, in particolare per quanto riguarda la realizzazione delle opere di mitigazione e delle opere di compensazione ambientale che verranno concordate in sede di Conferenza dei Servizi.
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Una scelta -quella di non assoggettare a VAS il progetto- che ha comunque già suscitato il malcontento e le proteste da parte delle associazioni ambientaliste. “Un atto molto grave a causa dell’impatto ambientale che l’insediamento avrà sul territorio“, lo definisce il Circolo locale di Legambiente “Il Platano”.
Tra i temi “caldi” vi sono sono il consumo di suolo agricolo -il nuovo polo logistico si estenderà su circa 110 mila metri quadrati, di cui circa 36 mila di superficie coperta- nonché la previsione di un aumento di traffico, soprattutto di mezzi pesanti, sulla viabilità cittadina. A preoccupare gli ambientalisti anche la concessione di una deroga per costruire edifici alti fino a 30 metri.
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