Madre Rubatto è ufficialmente la “Santa di Carmagnola”

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Si è concluso il processo di canonizzazione della religiosa Anna Maria Rubatto: in autunno la proclamazione ufficiale della “Santa di Carmagnola”.

Santa di Carmagnola
La “Santa di Carmagnola”, madre Anna Maria Rubatto

Dopo circa un anno dalla firma del decreto da parte di Papa Francesco, è stata definitivamente proclamata Santa la religiosa Madre Anna Maria Rubatto, originaria di Carmagnola: lo ha stabilito il Concistoro ordinario, riunitosi nei giorni scorsi in Vaticano.

La data della canonizzazione ufficiale resta ancora da definire -sarà presumibilmente in autunno- ma il percorso ecclesiastico è giunto a conclusione, riconoscendo anche ufficialmente un miracolo legato alla guarigione di un giovane in Uruguay.

Madre Rubatto è la seconda donna piemontese a raggiungere la santità, dopo Maria Domenica Mazzarello; l’ultimo subalpino canonizzato era stato, 19 anni or sono, il cappuccino Ignazio da Santhià, vissuto a cavallo tra Seicento e Settecento.

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La “Santa di Carmagnola” nasce il 14 febbraio 1844, penultima di otto figli di Giovanni Tommaso e Caterina Pavesio. Rimasta orfana dei genitori in tenera età, si trasferisce a Torino, dalla sorella Maddalena.

Qui conosce il “Cottolengo” e si impegna in aiuto degli ammalati, dei bisognosi e dei bambini abbandonati, collaborando anche con San Giovanni Bosco. Decide quindi di trasferirsi in Liguria, dove nel 1885 fonda le Suore Terziarie Cappuccine di Loano, che saranno poi rinominate “Suore cappuccine di madre Rubatto”, votate a opere di carità, all’assistenza dei malati e all’educazione cristiana dei giovani.

Con il nome di Maria Francesca di Gesù, diventa missionaria in America Latina, in Uruguay, Argentina e Brasile. A Montevideo si ammala di cancro e muore il 6 agosto 1904: la sua salma oggi riposa insieme ai “suoi” poveri. Il 10 ottobre 1993 era stata proclamata Beata.

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