I gestori delle ludoteche piemontesi, tra cui alcune realtà carmagnolesi, lanciano un appello a Regione Piemonte e Governo affinché intervengano in aiuto di un settore che, in questa fase, potrà essere di aiuto per molti genitori lavoratori.
“Non dimenticate il settore delle ludoteche, strutture che sono in grado di offrire anche supporto nella gestione dei figli ai genitori che lavorano“. Questo il cuore dell’appello lanciato a livello nazionale dal gruppo “Parchi giochi e ludoteche d’Italia“, di cui fanno parte anche realtà carmagnolesi.
Il gruppo, nei giorni scorsi ha scritto al Governo e, a livello piemontese, al presidente Alberto Cirio.
“Il nostro settore rappresenta tante realtà che sono da considerarsi un valore aggiunto per i Comuni in cui sono ubicate, strutture che si sono perfezionate per poter rispondere alle molteplici esigenze della clientela, divenendo un punto di riferimento e incontro importante sul territorio per le famiglie con bambini. La società attuale richiede sempre di più l’utilizzo dei nostri servizi“, esordiscono i gestori delle ludoteche, ricordando come le loro imprese abbiano dovuto affrontare la chiusura totale già a partire dai primi giorni dell’emergenza Covid-19, lo scorso 24 febbraio.
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“Ad oggi non esiste una normativa specifica che possa tutelare la nostra categoria, quindi, pur avendo subito di riflesso l’arresto dell’attività, rischiamo di non riprendere l’erogazione dei nostri servizi -proseguono- Questo provocherebbe, oltre che una grave perdita economica per migliaia di operatori del settore, anche una grave carenza di servizi per migliaia di famiglie, che ormai da anni si appoggiano alle nostre strutture per i più svariati servizi, che vanno dal semplice, ma non meno importante, momento di divertimento e svago, fino al servizio più complesso di custodia, baby parking, laboratori, gestione eventi e feste“.
I gestori chiedono quindi un aiuto concreto e immediato, anche per far fronte agli elevati costi fissi: dagli affitti alle utenze, ma anche tasse e altre incombenze fiscali.
Le richieste a Regione e Governo includono anche la possibilità di poter usufruire, senza limitazioni, della cassa integrazione per i dipendenti e di ottenere eventuali rimborsi per mancati compensi per i proprietari.
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In attesa del probabile “decreto bambini” nazionale, annunciato per metà mese, i gestori delle ludoteche, in particolare quelle piemontesi, chiedono di essere considerati tra le strutture in grado di aiutare i genitori lavoratori che necessiteranno di servizi e strutture di appoggio per i propri figli.
“Ludoteche, centri ludici e parchi giochi hanno a disposizione locali e sedi rispettose di tutte le normative inerenti all’infanzia e personale altamente qualificato che potrebbero in questa fase 2 dell’emergenza Covid-19 essere una risorsa fondamentale -specificano- Essendo le nostre attività ferme dall’inizio dell’emergenza Covid-19, per una veloce riapertura e per l’acquisto di materiale di sanificazione e dispositivi di protezione individuali, sia per il personale che per gli utenti, chiediamo anche di poter accedere a fondi di liquidità o che ci siano forniti“.
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