La casa di riposo “Ospedale San Giuseppe” di Caramagna ha riscontrato non poche difficoltà negli ultimi mesi, fronteggiando l’emergenza Covid-19.

La pandemia continua a mettere a dura prova alcune case di riposo del territorio, tra cui la Rsa di Caramagna Piemonte: tra le difficoltà incontrate dall’Ospedale San Giuseppe, emergono la scarsità di fondi e la solitudine degli ospiti.
“Sono emersi problemi di ordine sociale e umano, poiché da svariati mesi non possono incontrare fisicamente i parenti -spiega Gianfranco Becchio, consigliere comunale di Caramagna– Anche le strutture, che devono fare fronte alle spese provocate dalla pandemia, hanno riscontrato non pochi problemi”.
La casa di riposo è rimasta Covid-Free dall’inizio della pandemia a oggi e fortunatamente tutti gli ospiti hanno ricevuto entrambe le dosi del vaccino. Purtroppo le disposizioni sanitarie non consentono ancora l’apertura alle visite dei familiari.
“L’Ospedale San Giuseppe, da molti mesi, ha predisposto una zona dedicata agli incontri con i parenti, attrezzandola di interfono per migliorare la comunicazione durante le visite -prosegue Becchio- L’unico contatto esterno degli ospiti è stato con il personale sanitario e con le educatrici, che non possono sostituire la presenza dei cari. Tuttavia, negli ultimi mesi, tutto il personale si è dato da fare per allietare le giornate degli anziani”.
Da quest’anno, gli ospiti possono usufruire del nuovo giardino, realizzato nel 2020. L’area verde, i camminamenti e i gazebo per il riposo e per la socialità sono stati realizzati anche grazie a un prezioso lascito testamentario.
“C’è invece amarezza per lo slittamento degli aiuti promessi a livello regionale legati all’emergenza Coronavirus: nel novembre 2020 era stato avviato l’iter per i ristori agli ospiti convenzionati nelle case di riposo –conclude il consigliere comunale- Questo continuo rimandare gli aiuti rappresenta un problema molto grande per le strutture, che sono in difficoltà finanziaria, a causa delle spese sostenute. Sono numerosi gli interventi che il Consiglio di amministrazione della casa di riposo vorrebbe portare avanti, anche di carattere straordinario, per garantire la continuità e il miglioramento costante del servizio. Senza i contributi, alcuni rinnovamenti, anche necessari, saranno da posticipare“.