L’Assessore Gian Luigi Surra parla di pianificazione strategica, agricoltura e commercio

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Agricoltura, Commercio e Pianificazione strategica: queste le tre grandi deleghe che il sindaco Ivana Gaveglio ha affidato al suo predecessore Gian Luigi Surra. Funzionario Coldiretti, già primo cittadino di Carmagnola dal 2006 al 2011 e poi consigliere provinciale di minoranza con Forza Italia, Surra è tornato da protagonista sulla scena politica locale alle ultime elezioni, quando con 550 voti personali è risultato di gran lunga il più votato di tutti.

Gian Luigi Surra
Gian Luigi Surra

Partiamo dalla delega maggiormente “politica”: di cosa si occupa l’Assessorato alla Pianificazione?
Lo intendo come un pensatoio per i progetti ad ampio respiro che riguardano la Carmagnola del futuro: partendo dalla mia esperienza pregressa come amministratore, intendo coinvolgere trasversalmente tutti gli altri assessori, oltre a esperti dei vari settori. I temi sono tanti e importanti: dalla logistica ai servizi, dal polo scolastico alla grande viabilità fino allo sviluppo delle attività produttive. La nostra città ha tante risorse e potenzialità: storia, cultura, pregi ambientali, posizione: in una parola, il Territorio. Vorrei che diventasse una parola vincente.
Parlando di Territorio, non si può non affrontare il tema dell’Agricoltura. A parte la questione del foro boario di piazza Italia, progetto che avete ereditato dalla Giunta Testa, quali sono le altre idee per questo settore-chiave dell’economia cittadina?
Gli obiettivi principali sono difendere il suolo agricolo, valorizzare le produzioni carmagnolesi, offrire
servizi all’agricoltura e favorirne il rilancio, anche attraverso il Piano di Sviluppo Rurale della Regione. In quest’ottica ritengo fondamentale, da un lato, il dialogo con le Associazioni di categoria e, dall’altro, il supporto in termini di servizi (illuminazione, asfaltature, manutenzioni) alle borgate, ovvero i luoghi dove si fa Agricoltura a Carmagnola. Già in questi mesi, intanto, abbiamo avviato una serie di iniziative puntuali.
Ci faccia qualche esempio.
Penso all’inghiaiamento delle cosiddette “strade bianche”, che risponde alla necessità di lavorare al meglio in campagna anche nel periodo invernale, o alla variante alle norme del Piano Regolatore, vecchio di 30 anni, per togliere i limiti all’altezza di tettoie e stalle e altri vincoli che sono in contrasto con le esigenze della moderna Agricoltura.
Ma anche al progetto di formare uno o due agenti della Polizia municipale affinché informino sul regolamento di polizia rurale e lo facciano rispettare, fin dai suoi aspetti più utili nell’ottica della prevenzione sul territorio, come la pulizia delle rive. Infine, tornando al foro boario, faremo alcuni interventi strutturali per migliorare un progetto poco convincente, e soprattutto poco attento agli aspetti legati alle manifestazioni agricole.
Che ruolo possono avere proprio le manifestazioni per rilanciare il settore?
Saper presentare al meglio i vari prodotti, le nostre eccellenze, e in generale proprio il nostro Territorio, è oggi fondamentale. Per questo, come Giunta, abbiamo voluto da subito che tutti gli uffici –Agricoltura, Commercio, Manifestazioni- ragionassero su iniziative comuni e lavorassero insieme. Il primo esempio lo si avrà già a dicembre, quando la Fiera della Giora e del Porro si sposterà in piazza Sant’Agostino, con una durata più lunga e un maggiore coinvolgimento anche di altri settori artigianali e produttivi.
Passando quindi al Commercio, su cosa ha incentrato la sua azione in questi primi mesi?
Innanzitutto sull’utilizzo degli oneri di mitigazione derivanti dall’area shopping di Santa Rita: 370 mila euro per valorizzare le attività commerciali, non solo nel centro storico ma anche in Borgo Vecchio e sull’asse di via Torino. Voglio che le soluzioni siano discusse e condivise con tutti i commercianti, nel rispetto di alcune linee guida, a partire dall’investimento in opere durature: tinteggiature delle arcate dei portici, riqualificazione dei marciapiedi, segnaletica e totem nelle rotonde, miglioramento dei parcheggi.
Commercio vuole dire anche mercati: anche qui avete previsto novità?
Abbiamo innanzitutto avviato delle verifiche sulle licenze e sulle superfici occupate. Stiamo quindi studiando come modificare il mercato del mercoledì, nel tratto di via Valobra tra piazza Sant’Agostino e piazza Garavella: i banchi disposti su due file, come avviene oggi, creano una situazione di potenziale pericolo qualora dovesse esserci un’emergenza. Una soluzione potrebbe essere quella di riportare alcuni venditori in piazza Sant’Agostino. Inoltre abbiamo avviato un ragionamento sul mercato di frutta e verdura: visti i disagi alla viabilità che si creano in piazza Mazzini, vorremmo spostarlo in piazza Martiri. Una soluzione che piace alla maggioranza degli ambulanti e dei clienti, e che permetterebbe anche di ottimizzare la gestione dei rifiuti, ma che sta creando malcontento tra alcuni esercizi commerciali. Ci diamo alcuni mesi per ascoltare tutti, discuterne e analizzare i pro e i contro. In primavera provvederemo alla riassegnazione dei posti.
Torniamo, infine, alla sua prima delega. Parlando di Pianificazione, ha citato la logistica. Proprio in questo ambito, quando era sindaco, aveva lanciato l’idea di fare a Carmagnola il retro-porto di Savona, sfruttando le connessioni già esistenti (ferrovia e autostrada innanzitutto). Ci sono ancora le condizioni per portare avanti questa operazione?
Francesco Rasero