È la più grande manifestazione in Italia dedicata a un prodotto agricolo, capace di attirare a Carmagnola 250mila visitatori e creare quasi 5 milioni di euro di ricaduta economica sul territorio. È la Fiera nazionale del Peperone di Carmagnola – Peperò e stamane a Torino, nella sala del Circolo Ufficiali di corso Vinzaglio, è stata presentata l’edizione numero 68. Davanti a giornalisti, operatori di settore e rappresentanti di Regione e Città Metropolitana, il sindaco Ivana Gaveglio, il vice sindaco Vincenzo Inglese e l’assessore Gian Luigi Surra hanno illustrato il programma dei 10 giorni di festival, dal 1 al 10 settembre (completo in questo articolo), e le molte novità. Anzitutto dal nome, che da “Sagra” diventa “Fiera Nazionale”, data la rilevanza ormai nazionale della kermesse carmagnolese. Connotazione italiana che nasce, oltre che dai numeri e dal riconoscimento di Manifestazione fieristica di livello nazionale, anche dalla sempre maggiore attenzione data al territorio e al resto del Paese. La chiesa di San Filippo quest’anno ospiterà ad esempio, oltre al paniere dei prodotti tipici della Provincia e il Pane della sagra, anche 20 aziende provenienti dai comuni terremotati del centro Italia. A Carmagnola inoltre 10 foodblogger di fama nazionale, provenienti da diverse regioni, si cimenteranno a rivisitare una ricetta della propria terra con il peperone di Carmagnola. Arriva da lontano anche la nuova veste grafica, realizzata da Gabriela Zuckerman, brasiliana di origini giapponesi: un francobollo di colore giallo e rosso raffigurante il profilo cittadino e il peperone, simbolo innovativo che rievoca il tema del viaggio. È toccato a Re Peperone e alla Bela Povronera scoprire insieme il nuovo logo, prima dei complimenti alla città di Carmagnola da parte delle molte autorità presenti, che hanno puntato l’attenzione sulla buona organizzazione in tema di sicurezza e di rispetto dell’ambiente.