Intervista a Roberto Falciola, candidato sindaco di Carignano capogruppo della lista di centro-sinistra “La Città che cresce”.
Dopo aver intervistato il primo cittadino uscente Giorgio Albertino, candidato della lista “Insieme per Carignano”, “Il Carmagnolese” ha voluto approfondire le tematiche legate al progetto politico di Roberto Falciola, candidato sindaco de “La Città che cresce”.
Perché ha deciso di ricandidarsi come sindaco?
Per trasformare in realtà i sogni e i progetti maturati nel lungo percorso di confronto e riflessione sulla città e sul futuro fatto dal gruppo di cittadinanza attiva “La Città che cresce”, che ho coordinato in questi anni.
Chi fa parte della sua lista?
Sei donne e sei uomini legati dalla condivisione di un progetto basato sulla convinzione che un modello di amministrazione fondato sulla partecipazione sia quello vincente per il futuro. Soprattutto voglio sottolineare le notevoli competenze delle candidate e dei candidati consiglieri, che coprono le diverse aree di quello che sarà il nostro impegno amministrativo. La nostra non è quindi una raccolta di figurine acchiappavoti, bensì un insieme di competenze realmente spendibili per il bene della città. Tutti e dodici, che siano eletti o meno, sanno che ognuno avrà da lavorare, per realizzare il progetto. All’interno della lista vi sono ovviamente sensibilità personali e politiche diverse: è tuttavia ragionevole dichiarare che la linea progettuale si riconosce nell’area di centro-sinistra, con una visione progressista che ha come fondamento la partecipazione dei cittadini e la visione condivisa del bene comune.
Pubblicato il programma politico di “La Città che cresce” per Carignano
Qual è il suo bilancio di cinque anni da capogruppo dell’opposizione?
Il ruolo della Minoranza in Consiglio comunale è di verificare e controllare l’operato della Maggioranza e, quando opportuno, di presentare punti di vista diversi e proposte. Noi abbiamo svolto questo lavoro con attenzione: abbiamo posto l’accento su alcune questioni specifiche e, intorno a questi temi, abbiamo provato a costruire un consenso condiviso con la maggioranza. Posso citare come esempi l’adesione di Carignano al Distretto del gusto e la mozione da noi proposta contro la riforma della Legge regionale sul gioco d’azzardo, che ha trovato tutti concordi sulla decisione finale. Certamente, con il senno di poi, avrei voluto che fossimo più capaci di dare conto alla città della nostra azione.
Cosa avrebbe fatto diversamente rispetto all’attuale Amministrazione?
La diversità sta principalmente nell’approccio a ciò che deve essere fatto: dal mio punto di vista, agire è importante, ma lo è altrettanto il modo con cui si fanno le cose. Mi vengono in mente due esempi. Il primo è la realizzazione della panchina rossa in piazza Liberazione, avvenuta sotto la richiesta di numerosi cittadini a seguito del femminicidio e infanticidio di Ceretto. Nel comunicato de “La Città che cresce”, il gruppo auspicava che la panca venisse costruita mediante la cooperazione di associazioni e cittadini sensibili al tema, in modo da renderla il frutto di una consapevolezza importante. Al contrario, l’Amministrazione ha fatto dipingere la panchina da un operaio e non ha dato nessun risalto alla relativa inaugurazione. Il secondo esempio riguarda la costruzione dell’area cani che, ad oggi, non è ancora stata completata ma è già oggetto di critiche di una parte della cittadinanza, progettata senza coinvolgere chi dovrà utilizzarla. Ancora: se si spendono 350.000 euro per il verde pubblico e i cittadini sono sconcertati dal suo squallore c’è evidentemente qualcosa che non va.
A Carignano continuano gli incontri elettorali di “La Città che cresce”
In caso di elezione, su cosa intende porre maggiormente l’attenzione?
Ascoltando cosa ci dicono i cittadini incontrandoli in piazza e nei gazebi, le maggiori attese della popolazione riguardano due aspetti su cui il nostro gruppo ha focalizzato da tempo l’attenzione. In primo luogo, è necessaria una vera e propria politica di decoro urbano e di gestione del verde pubblico, fondamentale per sistemare e valorizzare gli spazi condivisi sia in città sia nella zona adiacente al Po. L’altra richiesta è relativa ai servizi alle famiglie: per esempio, i genitori lamentano l’assenza di spazi in città in cui portare i bambini a giocare, perché i parchi presenti non sono curati, e di proposte per i ragazzi. Naturalmente, insieme a questi due aspetti, il programma di governo propone una gamma assai più vasta di interventi.
Che messaggio lancia ai carignanesi?
Che non è più il tempo di lamentarsi, ma è tempo di dare alla città una vera opportunità di cambiamento. In particolare, vorrei chiedere a tutti coloro che cinque anni fa non si sono recati alle urne di ripensarci e di tornare a votare, perché il voto di ognuno è fondamentale per dare un futuro alla nostra Carignano.
Per maggiori informazioni sul programma elettorale e sui candidati, consultare il sito internet della lista “La Città che cresce”.