Inizia la Fase 2: l’annuncio di Conte in vista della ripartenza

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Il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha annunciato l’avvio della Fase 2 della lotta al Coronavirus. La ripartenza sarà a tappe, senza un immediato allentamento del lockdown.

Fase 2 Giuseppe Conte ripartenza
Il Presidente del Consiglio dei Ministri, Giuseppe Conte, ha annunciato ufficialmente che dal 4 maggio ripartirà la Fase 2 di convivenza con il Coronavirus Covid-19

Inizia la Fase 2″: il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha dato questa sera l’annuncio in diretta, spiegando quali saranno alcune delle novità per le settimane e i mesi a venire.

Grazie ai sacrifici fin qui fatti, siamo riusciti a contenere la Pandemia, ma dobbiamo essere consapevoli che la curva del contagio potrà risalire -ha esordito il capo del Governo- Un rischio da affrontare con metodo e rigore, per evitare un aumento di morti e danni irreparabili per la nostra economia. Per questo sarà ancora più importante mantenere le distanze di sicurezza, una precauzione da rispettare anche con i parenti e i famigliari“.

Conte ha quindi proseguito, parafrasando Kennedy: “Chiediamoci cosa ciascuno di noi può fare per gettare le basi della ripartenza del nostro Paese“.

La cosiddetta Fase 2 è prevista a partire dal 4 maggio prossimo, con un DPCM che prevederà alcuni step. “Ci assumiamo i rischi della riapertura ma con tutte le cautele del caso“, ha specificato Conte.
Chi sperava in un rapido e deciso allentamento del lockdown potrebbe però restare deluso.

Fino al 18 maggio resterà infatti necessario giustificare ogni spostamento anche all’interno delle Regioni -sempre per comprovate esigenze lavorative, di assoluta urgenza o motivi di salute- aggiungendo solo la possibilità di muoversi per andare a trovare i parenti oppure per rientrare a domicilio o alla propria residenza.
Restano in ogni caso in vigore i divieti di assembramento, nei luoghi pubblici come in quelli privati“, ha ribadito Conte.

Dal 4 maggio potranno riaprire parchi e giardini pubblici, con misure per contingentare gli ingressi e con la possibilità per i sindaci di tenerli chiusi qualora ciò non sia possibile.

Tornerà a essere autorizzata la possibilità di fare attività sportiva lontano da casa, ma rispettando sempre le distanze di sicurezza (1 metro se semplice attività motoria, come passeggiate o corse; 2 metri negli altri casi). Ripartiranno anche gli allenamenti, a porte chiuse, per le discipline individuali.

Saranno consentite le cerimonie funebri, con la sola partecipazione dei congiunti e fino a un massimo di 15 persone, preferibilmente all’aperto e sempre indossando le mascherine. Ancora ferme tutte le altre celebrazioni religiose pubbliche.
Conte non si è espresso in merito alla riapertura dei cimiteri.

Sempre dal 4 maggio, oltre alle consegne a domicilio, bar e ristoranti potranno anche fare ristorazione d’asporto, con obbligo per i clienti di entrare uno alla volta e senza consumare il cibo sul posto né nei pressi del locale.

Il nuovo DPCM prevede inoltre il riavvio delle attività industriali di manifattura e delle costruzioni, nonché del commercio all’ingrosso funzionale a esse.
In ogni caso andrà innanzitutto garantita la sicurezza“, ha ribadito Conte.
Fin dai prossimi giorni sarà comunque possibile per le aziende realizzare le attività necessarie a garantire la tutela della salute dei lavoratori.

Annunciati ulteriori sostegni e finanziamenti per imprese, oltre alla conferma dei bonus per gli autonomi. Un nuovo decreto, che Conte ha denominato “Sblocca Paese”, dovrebbe essere varato entro fine mese.

Il commercio al dettaglio ripartirà invece più gradualmente, dal 18 maggio, insieme alla riapertura di musei, mostre e biblioteche. Per tale data dovrebbero ripartire anche gli allenamenti degli sport di squadra.

Per bar, ristoranti, parrucchieri e centri estetici si parla quindi del 1° giugno, ma dipenderà anche dall’andamento del contagio nel corso del prossimo mese.
Stiamo anche lavorando alla stagione estiva, ma gli aggiornamenti in merito saranno dati più avanti“, ha concluso il Presidente del Consiglio dei Ministri.

Conte ha quindi informato che il Governo ha dato mandato al commissario per l’emergenza, Arcuri, affinché venga determinato un prezzo calmierato (indicativamente 50 centesimi cadauna) per le mascherine chirurgiche, sulle quali non sarà applicata l’IVA.