Legambiente: scuole piemontesi tra luci e ombre

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Indagine “Ecosistema Scuola” di Legambiente: in Piemonte bene i servizi, male la manutenzione degli edifici scolastici. Scuole promosse in raccolta differenziata.

L’Associazione ambientalista Legambiente ha presentato la XIX edizione di Ecosistema Scuola, indagine sullo stato dell’edilizia e la qualità dei servizi scolastici in Italia e in Piemonte.
I risultati presentano luci e ombre: bene i servizi, male la manutenzione degli edifici. Il 68% delle scuole, infatti, ha bisogno di interventi urgenti. Le scuole piemontesi sono invece in cima alla classifica nazionale per pasti bio e raccolta differenziata; ancora basso l’utilizzo di fonti rinnovabili.

Dettagliano da Legambiente: “Un patrimonio -quello scolastico piemontese- vetusto, risalente a prima dell’entrata in vigore delle norme antisismiche (74% degli edifici) e situato nella maggior parte dei casi in strutture nate come scuole (84%) ma in parte anche in edifici storici (14,5%). Solo sul 3% è stata eseguita la verifica di vulnerabilità sismica e sul 14% sono state effettuate indagini diagnostiche dei solai, con interventi sulla loro messa in sicurezza per il 2017 sull’11% degli edifici. Sono ancora molte le strutture scolastiche che hanno necessità di interventi di manutenzione urgente (68% in Piemonte, rispetto al 47% del dato nazionale), sebbene negli ultimi 5 anni l’86% degli edifici abbia goduto della manutenzione straordinaria“.

Buona è la situazione delle certificazioni cui sono dotate le scuole: collaudo statico (57%), idoneità statica (52%), agibilità (73%) e certificazione igienico-sanitaria (86%). Più bassa rimane la percentuale della certificazione di prevenzione incendi, il 31% a fronte del 42% della media nazionale.
Situazione da “bollino verde” per quanto riguarda porte antipanico (99%), prove di evacuazione (98%), impianti elettrici a norma (98%) e requisiti di accessibilità (94%).

Dati sopra la media nazionale anche per i servizi e le buone pratiche adottate nelle scuole piemontesi. Il servizio di scuolabus è a disposizione del 50% delle scuole, ma sono buoni anche i dati relativi alla messa in sicurezza della mobilità intorno ai plessi: l’85% ha attraversamenti pedonali, il 29% usufruisce della presenza dei nonni-vigile,l’11% ha transenne parapedonali. Si investe anche in progetti educativi, prevalentemente nelle scuole (80%, rispetto al 73% del dato nazionale), Torino e Verbania anche in progetti extra-scolastici.

L’85% delle mense scolastiche piemontesi serve pasti bio, nel 95% prodotti a qualità controllata, l’83% privilegia prodotti a km zero. Tutti i Comuni piemontesi garantiscono menu alternativi per motivi culturali e religiosi e per l’83% prevedono il recupero di cibo non somministrato da dare a organizzazioni no profit. Il 29% delle mense dispone di una cucina interna, l’82% utilizza acqua del rubinetto e nel 35% viene data la possibilità ai bambini di portare il pranzo da casa.

Ben al di sopra dei valori nazionali la raccolta differenziata: in tutte le scuole si differenziano plastica, vetro e carta, mentre il 94% di esse differenzia l’alluminio, il 99% organico, l’89% pile e ben il 91% toner e cartucce per stampanti.

Le scuole oltre ad utilizzare i neon (43%) utilizzano anche altre fonti di illuminazione a basso consumo (84%). Rimane ancora basso l’utilizzo di fonti rinnovabili (8%) rispetto alla media nazionale (18%): impianti solari termici per il 11% e solari fotovoltaici per l’84%. Va segnalato un 5% di scuole con impianti a biomassa e quelle servite da teleriscaldamento (41%).

Per quanto riguarda le situazioni di inquinamento indoor, tutti i Comuni presenti all’indagine hanno effettuato monitoraggi sulla presenza di amianto, con il 18% di scuole con casi certificati, solo lo 0,2% con casi sospetti e il 2% in cui sono stati effettuati interventi di bonifica. Sensibili al tema del radon il 57% dei Comuni che hanno effettuato monitoraggi sulla presenza di questo gas nelle scuole, con 10% di edifici con casi certificati. La situazione relativa all’inquinamento elettromagnetico mostra un 8% di edifici con wifi, 15% in prossimità di antenne cellulari. Solo il 5% presenta invece una rete completamente cablata.

Situazione critica in termini di inquinamento outdoor per le scuole dei Comuni piemontesi: il 54% degli edifici si trova tra 1 e 5 km di distanza da industrie, il 33% da una discarica e il 41% da un aeroporto. Un 3% si trova a meno di 60 metri da un distributore di benzina.

Sebbene in Piemonte negli ultimi cinque anni la gran parte degli edifici scolastici abbia goduto di manutenzione straordinaria restano ancora tantissimi quelli che necessitano di interventi urgenti -sottolinea Francesca Gramegna, direttrice di Legambiente Piemonte e Valle d’AostaCosì come, se da un lato è positiva la performance delle città piemontesi sul fronte dei servizi e delle pratiche eco-compatibili, soprattutto per la raccolta differenziata dei rifiuti, dall’altro è ancora insufficiente l’utilizzo di energie rinnovabili”.