01E’ stata inaugurata lo scorso 3 febbraio, non senza polemiche, la tanto attesa “Bretella Sud”, oltre quattro chilometri di strada a doppia corsia che collegano ora la provinciale per Sommariva Bosco e Bra (in località Due Province) con la Strada Reale per Caramagna e la ex Statale 20 per Racconigi. Attesa da ormai 17 anni, la Bretella è costata complessivamente 23,3 milioni di euro, pagati in gran parte dall’Anas (che si è anche occupato della progettazione) con un contributo della Regione Piemonte, e ha visto la realizzazione di importanti opere accessorie, quali un ponte sul torrente Meletta, i viadotti sulle linee ferroviarie Trofarello- Cuneo e Bra Carmagnola, il viadotto sull’autostrada A6 Torino-Savona e i ponti sul Rio San Giovanni e sul Rio di Moneta. L’opera è ora in gestione alla Città Metropolitana di Torino, che ha preso ufficialmente in carico la manutenzione.
Alla cerimonia inaugurale erano presenti il capo-compartimento Anas per il Piemonte, Valter Bortolan; il sindaco di Carmagnola, Silvia Testa; il sindaco e vicesindaco della Città Metropolitana di Torino, Piero Fassino e Alberto Avetta, e l’assessore regionale ai trasporti, Francesco Balocco.
Tutti hanno sottolineato il risultato strategico per il territorio, parlando di “meno smog e inquinamento acustico nell’abitato di Carmagnola grazie alla riduzione del traffico che dal cuneese converge nel centro città, per poi dirigersi verso Torino”. Nello stesso tempo, è stata ribadita la necessità di fare squadra per ottenere dalla concessionaria autostradale la realizzazione del casello Carmagnola Sud, indispensabile per terminare il progetto di liberare Carmagnola da un milione e mezzo di passaggi veicolari l’anno.
Proprio questo resta però il grande dubbio: l’opera, mancante del casello, risolverà davvero i problemi della viabilità cittadina? La nuova Bretella, infatti, avrebbe dovuto decongestionare il traffico nelle principali arterie cittadine anche grazie alla contestuale entrata in funzione dello svincolo autostradale.
A oggi, però, il casello è ancora a livello progettuale, con il rischio che la Bretella sposti solo il traffico da
una parte all’altra della città, con il probabile risultato di intasare la viabilità in alcune vie (a partire da via Sommariva e dall’asse via Chiffivia Fratelli Vercelli) già penalizzate dai lavori al cavalcaferrovia e dall’inizio dei lavori al traverso di via Torino.
I primi a protestare sono stati gli esponenti cittadini di Sinistra Ecologia Libertà, presenti alla cerimonia di inaugurazione con uno striscione: «Nessuno ha fermato questo obbrobrio, pur avendo tutti acquisito la consapevolezza che si tratta di un intervento dannoso –ha dichiarato la coordinatrice cittadina di Sel, Valeria Torazza- La bretella senza il casello non decongestionerà il traffico interno, non farà defluire nemmeno una parte del traffico sull’autostrada, non diminuirà l’incidentalità perché non ci sono stati interventi di messa in sicurezza di via Sommariva che neppure nel tratto abitato non ha un passaggio
pedonale illuminato e segnalato adeguatamente; non diminuirà l’inquinamento ambientale». Con loro anche il consigliere indipendente Giuliano Biasibetti, da alcuni mesi uscito dalla Maggioranza: «Occorre insistere per la realizzazione della tangenziale nord-est, da collegarsi alla bretella: non si può sempre dare la colpa alla mancanza di finanziamenti, mentre nel corso degli anni città limitrofe hanno visto realizzarsi le proprie tangenziali». Critica anche la sezione cittadina di Fratelli d’Italia – Alleanza Nazionale, che ha anche organizzato un volantinaggio in centro: «Sembra una vera e propria barzelletta, a partire dal fatto che i lavori di realizzazione sono stati ultimati nell’estate del 2015 e l’opera è rimasta chiusa fino ad oggi.
Decidere di inaugurare la nuova bretella in questo momento vuol dire una cosa sola: la Giunta cerca visibilità, con la campagna elettorale alle porte».