Dal 26 ottobre partiranno in Piemonte le vaccinazioni antinfluenzali della campagna 2020. Ordinate quest’anno 1,1 milioni di dosi.

L’Assessorato alla Sanità del Piemonte ha dichiarato che lunedì 26 ottobre 2020 avrà inizio la campagna di vaccinazioni antinfluenzali in regione.
Il vaccino sarà fornito in quattro intervalli, di cui il primo è costituito da 400 mila dosi. I successivi saranno nelle settimane del 2, 9 e 16 novembre. Il settore pubblico sarà privilegiato nell’assegnazione delle dosi perché, secondo la legge, è tenuto a garantire la vaccinazione per le categorie a rischio.
Il vaccino somministrato quest’anno è il Vaxigrip Tetra (inattivato tetravalente): i medici generali e i pediatri possono già prenotare le prime dosi in farmacia; in ogni caso, il numero degli ordini sarà proporzionale alla seduta vaccinale programmata di ogni medico per evitare che ci siano quantità inutilizzate e per assicurare la corretta conservazione del farmaco.
Secondo i dati provenienti dall’Assessorato alla Sanità del Piemonte, “la Regione ha provveduto per tempo, fin dall’aprile scorso, all’ordinazione tramite gara per un milione e cento mila dosi di vaccino, vale a dire il 54% in più rispetto a quelle utilizzate lo scorso anno (700 mila)”.
Il fine è quello di coinvolgere un numero maggiore di persone nella somministrazione del vaccino durante questo periodo di emergenza sanitaria. La vaccinazione, infatti, aiuterebbe il sistema Sanitario nazionale in quanto favorirebbe la diagnosi del Covid-19, virus con sintomi simili a quelli della comune influenza stagionale, e faciliterebbe la gestione dei casi sospetti.
Inoltre, il Ministero della Salute sottolinea che “vaccinando contro l’influenza si riducono le complicanze da influenza nei soggetti a rischio e gli accessi al pronto soccorso”.
Raccomanda e offre gratuitamente, pertanto, la vaccinazione a tutti coloro che sono ad alto rischio di complicanze o di ricovero correlati all’influenza: in particolare, fa riferimento ai soggetti con un’età pari o superiore ai 65 anni, agli individui con età compresa tra i 6 mesi e i 65 anni che presentano patologie di vario tipo (ad esempio, malattie croniche dell’apparato respiratorio, diabete mellito, malattie dell’apparato cardiocircolatorio, eccetera), alle donne in gravidanza e in “post-partum” e ad altre categorie di persone.
A questi, si aggiungono i soggetti addetti ai servizi pubblici di primario interesse collettivo (come ad esempio medici, personale di assistenza, forze di polizia, vigili del fuoco), coloro che lavorano a contatto con gli animali (allevatori, veterinari, macellai, addetti al trasporto di animali vivi) e i donatori di sangue.
Per maggiori informazioni è possibile consultare il sito web del Ministero della Salute (con la relativa circolare) e della Regione Piemonte.