Il Comitato Andos di Carmagnola ha ricevuto un’importante somma dalle donazioni in memoria della professoressa Cristina Mosso, docente dell’Istituto comprensivo di Carignano, scomparsa nelle scorse settimane.
Grazie alle donazioni effettuate nel ricordo della professoressa Cristina Mosso, docente dell’Istituto comprensivo di Carignano scomparsa nelle scorse settimane, il Comitato Andos di Carmagnola è riuscito a completare definitivamente la raccolta fondi per l’acquisto di un casco refrigerante da donare al Day Hospital oncologico del San Lorenzo.
Si tratta di un progetto portato avanti dalle volontarie dell’Associazione da circa due anni, che permetterà di dotare il reparto di Oncologia medica dell’ospedale carmagnolese di un’apparecchiatura utile a contrastare la caduta dei capelli durante i cicli di cure chemioterapiche.
Casco refrigerante oncologico: l’Andos Carmagnola ha raggiunto l’obiettivo
«Non abbiamo conosciuto direttamente la professoressa Mosso, ma da più parti ci sono arrivati tanti messaggi di affetto, di stima e di gratitudine per lei, per tutto il bene che ha donato e diffuso intorno a sè -commentano dall’Andos- Moltissime persone di Carignano, e non solo, hanno manifestato in questo modo la loro vicinanza alla famiglia, la quale ha destinato alla nostra Associazione le numerose e consistenti offerte donate da tanti amici e conoscenti».
Anche il Dirigente scolastico, i colleghi e tutto il personale dell’Istituto comprensivo carignanese, le sue classi con le rispettive famiglie e la leva 1964 hanno dimostrato un’ammirevole generosità in memoria della professoressa, dell’amica e coetanea.
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«Nessuna persona muore se la ricordiamo, se quello che lascia ci rende migliori -concludono dall’Associazione, che si occupa di affiancare le donne operate al seno- Cristina con la sua simpatia, la sua professionalità, la sua umanità e il suo coraggio è stata un esempio che ha reso migliori molte persone: per i suoi allievi, ai quali ha trasmesso conoscenza, comprensione, affetto sincero che loro avranno sicuramente ricambiato, apprezzando i suoi insegnamenti; per chi l’ha conosciuta, per aver voluto vivere pienamente i suoi giorni e non farsi abbattere dalla malattia fino all’ultimo. Lo è stata anche per noi, che non l’abbiamo mai incontrata, ma abbiamo già imparato tanto da lei e dalla sua famiglia: tutto il bene che ha saputo donare ha dato e darà i suoi frutti ancora a lungo».
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