Inizia a Piobesi Torinese una rassegna di teatro nel parco del castello: si inizia venerdì 9 giugno con lo spettacolo “L’immaginifica storia di Espèrer” di Antonio Damasco.
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Il Comune di Piobesi Torinese, in collaborazione con il Teatro delle Forme e la Rete Italiana di Cultura Popolare, propone un ciclo di spettacoli teatrali gratuiti per i mesi estivi, che si svolgeranno all’interno del parco del castello del paese: il primo appuntamento della rassegna è venerdì 9 giugno, alle ore 21, con lo spettacolo “L’immaginifica storia di Espérer”, con Antonio Damasco (ideatore e regista, oltre che attore, dello spettacolo), Laura Conti, Maurizio Verna e Domenico Corapi.
La storia di Espérer è stata ideata da Antonio Damasco nel 2015, ed è stata scritta nell’omonimo libro di Damasco, con le illustrazioni di Alice Tortoroglio; lo spettacolo teatrale è nato l’anno successivo, il 2016. “L’isola di Espérer inizia a prendere forma nel 2015, quando Antonio Damasco (drammaturgo, attore e direttore della Rete Italiana di Cultura Popolare) si trovò a dover spiegare alle sue due bambine quello che avveniva sugli scogli di Ventimiglia –spiega l’Amministrazione comunale piobesina– A partire dal giugno di quell’anno persone provenienti dai paesi più poveri del continente africano, in transito attraverso l’Italia e diretti in Francia, si fermarono sulla linea di confine, riparandosi sugli scogli per oltre quattro mesi“. É da questa esperienza che nasce la favola allegorica che sarà messa in scena venerdì.
Si tratta quindi di una storia di denuncia sociale, per raccontare il blocco dei migranti a Ventimiglia operato per mezzo della polizia francese nel giugno 2015. “Espérer è un’isola nata dagli scogli di Ventimiglia e dall’incrocio di molte storie, la prima di queste è quella di Fridtjof Nansen: scienziato ed esploratore norvegese che 1922 ricevette il Premio Nobel per la pace dopo aver inventato il Passaporto Nansen, un originale documento di viaggio che permise ad apolidi e profughi di guerra di sfuggire ai genocidi e ai totalitarismi; ne beneficiarono 450.000 persone e tra queste alcuni degli artisti che hanno illuminato il secolo scorso: Chagall, Stravinskij e Nabokov. Da questo passaporto venne redatto il documento di viaggio descritto dalla Convenzione di Ginevra del 1951 sullo status dei rifugiati -racconta ancora l’Amministrazione nel presentare lo spettacolo- A partire da queste parole dello stesso Nansen è stato elaborato il “Certificato di esistenza” uno speciale documento che sarà offerto a chi vorrà raggiungere l’isola itinerante di Espérer, la nuova isola europea che non chiederà passaporti alle sue frontiere. Per farne parte bisognerà soltanto esistere“.