Il 7 settembre a Savigliano parte l’autunno culturale

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L’autunno culturale a Savigliano inizierà il 7 settembre al Palazzo Muratori Cravetta con le mostre “Gessi, Profumi e Rotaie” e “Elio Garis. La materia dello spirito. Genesi dell’opera. Genesi della mostra”.

L’autunno culturale a Savigliano prenderà il via il 7 settembre nelle sale auliche di Palazzo Muratori Cravetta

Torna anche quest’anno a Savigliano l’autunno culturale: si parte con la mostra “Gessi, Profumi e Rotaie” visitabile fino al 6 ottobre, nelle sale auliche di Palazzo Muratori Cravetta, da quest’anno parte dell’Associazione Dimore Storiche Italiane.

Protagoniste della mostra centocinquanta immagini (fotografie e tecniche miste), frutto di un lavoro di oltre un anno degli autori Michelangelo Biolatti e Biagio di Niquilo, uno saviglianese doc e l’altro d’adozione. Realizzate con la tecnica della cianotipia, le immagini ricostruiscono un percorso di forte impatto, articolato come un viaggio tra le tre più importanti realtà museali saviglianesi: la Gipsoteca Davide Calandra, il Museo Ferroviario e il MUSES (Accademia Europea delle essenze).

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Patrocinata dal Comune di Savigliano, la mostra è realizzata grazie al supporto dell’Associazione Culturale Stendhal. L’Associazione nasce proprio con lo scopo di portare alla luce gli artisti presenti sul territorio, metterli in contatto tra loro creando connessione e contaminazione e far conoscere le loro opere.

Inoltre, dal 26 ottobre fino al 2 febbraio 2025, Palazzo Muratori Cravetta ospiterà la mostra “Elio Garis. La materia dello spirito. Genesi dell’opera. Genesi della mostra”. L’artista, attivo dal 1975, vanta una carrellata di mostre, molteplici riconoscimenti e un notevole numero di commissioni pubbliche per opere scultoree. Fra queste, la più recente è Circùito, scultura/installazione dedicata a Gianni Agnelli nella sua Villar Perosa in provincia di Torino, e due opere nella stessa Savigliano.

La mostra, in questo caso, non è pensata in un’ottica meramente espositiva, ma con lo scopo di far convivere due momenti esperienziali, quello dedicato espressamente all’artista e quello delle riflessioni visive e comunicative degli studenti coinvolti nel suo allestimento. Un doppio registro che ha suggerito i due sottotitoli con cui la mostra si presenta al pubblico.

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Il primo intento della mostra è la volontà di creare un racconto visivo che intende portare lo spettatore dentro all’opera, dal suo concepimento fino alla sua definizione finale. Attraverso bozzetti, disegni preparatori e fotografie, si instaura un dialogo nel rispetto per il pubblico senza cui, per certi versi, la vita delle opere non esisterebbe. Le opere spazieranno dal disegno alla pittura, alle ceramiche, ai vetri, gessi, marmi, vetroresine fino ai ferri e alle fusioni.

Altro punto relazionale del progetto è l’intenzione di concepirlo stabilendo un rapporto, articolato, con gli studenti dell’Istituto “Cravetta-Marconi”, soprattutto dell’Indirizzo “Grafica e comunicazione”, in cui insegna il curatore del progetto della mostra, Marco Filippa.

L’Assessore alla Cultura, Roberto Giorsino esprime il proprio entusiasmo per le mostre: «La mostra “Gessi, Profumi e Rotaie”, frutto di un lavoro di ricerca mediante una visione non convenzionale e inedita, mette in luce un patrimonio artistico che Savigliano può vantare, ma che spesso viene trascurato e sottovalutato, perché dato per scontato. Linguaggio e approccio artistico diverso per la Mostra di Elio Garis, che per la città di Savigliano rappresenta una grande opportunità, sia per l’importanza dell’artista sia perché, grazie all’esposizione delle sue opere a Palazzo Muratori Cravetta, sarà possibile ripercorrere alcune delle tappe che ne hanno caratterizzato la poliedrica vena artistica. Per questo motivo, voglio ringraziare sentitamente Elio Garis, che ha voluto esporre alcune delle sue creazioni nella nostra realtà, nell’ambito di un progetto formativo che coinvolge allievi e docenti del corso grafico dell’Istituto Professionale Cravetta – Marconi».

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Alcuni docenti dell’Istituto interessati a sviluppare il progetto hanno preso parte a incontri di avvicinamento all’opera dell’artista, così da confrontarsi apertamente sull’azione creativa, sulla funzione dell’arte, etc. Da questi momenti, documentati da report fotografici, sono scaturiti i pensieri dei ragazzi attraverso un dibattito, sotto forma di think tank.

Un’esperienza che ha ispirato pensieri e riflessioni degli stessi allievi, di cui una selezione costituiranno le didascalie delle opere esposte in mostra. Un ulteriore livello di coinvolgimento degli studenti dell’Indirizzo Grafica e comunicazione ha portato a ideare il progetto del catalogo e degli apparati comunicativi correlati all’evento espositivo. Tutte le diverse fasi saranno documentate per essere esposte negli spazi di una mostra che si può realmente definire “esperienze parallele”.

Piccoli gruppi di studenti, inclusi quelli dell’indirizzo Turistico, saranno poi coinvolti nell’allestimento della mostra e nella guardianìa, fungendo da guide al pubblico. Dopo l’inaugurazione verrà pubblicato un doppio catalogo, che racconterà la doppia anima del progetto, documentandolo fino alla fase di allestimento.

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