Giornata internazionale contro la violenza sulle donne: iniziative e due serate (il 22 e 27 novembre) per parlare degli abusi di genere a Carmagnola.
Il 25 novembre di ogni anno ricorre la Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne.
Anche quest’anno l’Assessorato alle Politiche sociali del Comune di Carmagnola, unitamente all’Associazione Ex Allievi del liceo classico Baldessano, alla Rete di centri antiviolenza E.M.M.A. Onlus e al Cinema Teatro Elios, propone due serate per parlare della violenza che colpisce le donne e delle possibili strategie attuabili per eliminare questo terribile problema.
Venerdì 22 novembre, alle 21, nella sala Solavaggione della biblioteca civica (via Valobra 102, secondo piano) si terrà una serata dal titolo “1999- 2019. A 20 anni dall’istituzione della Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, le strategie antiviolenza sono efficaci?”.
La serata sarà condotta dalla dottoressa Ester De Donatis, psicologa presso il Centro antiviolenza del Distretto sanitario di Carmagnola e dall’avvocata Silvia Lorenzino, vice presidente dei Centri antiviolenza E.M.M.A. onlus.
L’iniziativa è a cura dell’Associazione Ex Allievi del liceo classico Baldessano.
Durante la serata si parlerà anche dell’attività dello Sportello antiviolenza attivo a
Carmagnola presso l’Asl TO5, che fornisce un importantissimo servizio di supporto alle
vittime.
Mercoledì 27 novembre, invece, il cinema teatro Elios di piazza Verdi 4 propone una pellicola del 2018 a firma di Marco Tullio Giordana, dal titolo “Nome di donna”. Ingresso 5 euro, ridotto per tutte le donne a 3 euro.
“La violenza contro le donne continua purtroppo ad essere un problema diffuso in tutto il Paese. I frequenti fatti di cronaca che ci vengono riportati dai media sono la punta dell’iceberg di una violenza quotidiana di cui molte donne sono vittime –commenta l’Assessore alle Politiche Sociali, Vincenzo Inglese– Occorre mantenere sempre alta l’attenzione di tutti e favorire le occasioni di incontro e confronto affinché si diffonda sempre più una cultura del rispetto e si riescano ad individuare percorsi per aiutare le vittime di violenza a uscire da queste situazioni”.