Ignoti hanno rubato numerosi vasi dal cimitero di Santena, facendo scattare l’emergenza legata ai furti di rame sul territorio.
Furti nella notte tra il 25 e il 26 settembre, con oltre 370 vasi di rame rubati dal cimitero di Santena: ignoti hanno forzato i lucchetti del cancello e saccheggiato il metallo, lasciando un triste tappeto di fiori a terra, accanto alle lapidi.
Le forze dell’ordine locali stanno già cercando di identificare i responsabili -anche tramite gli apparati di videosorveglianza presenti sul territorio- per segnalarli alla Giustizia.
Il sindaco Roberto Ghio ha assicurato gli abitanti che «saranno fatti tutti gli sforzi necessari per ripristinare la dignità del cimitero e per garantire che tali atti non si ripetano».
«È con profonda tristezza e sdegno che apprendo di questo atto criminale che ha colpito il nostro cimitero -ha dichiarato, dopo aver appreso con disagio la notizia del vile furto che hanno lasciato la Comunità santenese in uno stato di sgomento e rabbia– Il camposanto è un luogo sacro dove le famiglie vengono a commemorare i loro cari defunti, e questo furto è un oltraggio alla memoria».
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Per fronteggiare l’emergenza legata ai furti del cosiddetto “oro rosso” Ghio ha aggiunto l’invito tutti a collaborare con le autorità «fornendo qualsiasi informazione utile che possa aiutare nell’indagine».
L’Amministrazione ha inoltre già previsto -a spese del Comune- l’acquisto e il ripristino nel più breve tempo possibile di tutti i vasi rubati.
Il sindaco ha quindi ribadito l’impegno dell’Amministrazione per preservare la sicurezza e la sacralità dei luoghi di sepoltura, auspicando che chiunque commetta atti di vandalismo o furto possa essere perseguito con la massima determinazione.
«Sono diversi gli episodi di furti di rame, che viene poi fuso e rivenduto, segnalati ultimamente in diversi Comuni del nostro territorio -conclude Ghio- Arrivare addirittura a derubare in un luogo in cui si rende omaggio ai propri cari defunti, però, è un atto spregevole, oltre che illegale».
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