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Cento “furbetti” del Reddito di Cittadinanza individuati a Carmagnola?

Dall’Amministrazione di Carmagnola arrivano i primi commenti alla notizia di presunte truffe legate al Reddito di Cittadinanza percepito illegalmente. Pampaloni: “C’è ancora chi crede di poterla fare franca?”. Cammarata: “Occorre cambiare!”.

Le presunte truffe relative al Reddito di Cittadinanza a Carmagnola sarebbero state individuate grazie a un’indagine dei Carabinieri [immagine di repertorio via publicdomainpictures.net]
L’Amministrazione di Carmagnola reagisce alla notizia -riportata da “La Stampa” in edicola oggi- relativa alla presenza in città di un centinaio di presunti ‘furbetti’, che avrebbero beneficiato del Reddito di Cittadinanza senza averne diritto.

Stando a quanto riferito dal quotidiano torinese, i carabinieri avrebbero individuato numerosi possibili abusi, segnalando le presunte truffe all’INPS per la revoca del sussidio statale.

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E’ ridicolo che qualcuno nasconda da un’autocertificazione la proprietà di una casa o di un’automobile -commenta a caldo l’assessore alle Politiche sociali, Massimiliano Pampaloni (Lega)- Forse pensano di essere ancora in un mondo prettamente a gestione cartacea. Ma oggi, con i computer, si incrociano i dati in modo veloce ed efficace“.

E aggiunge: “Mi piacerebbe conoscere i nomi di questi truffatori, ovviamente quando ci sarà stata una sentenza a provarne la reale colpa, per poterli individuare quando vengono a chiedere sussidi. Già di soldi ne abbiamo pochi, darli ai disonesti non è giusto“.

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Il Comune di Carmagnola, a partire proprio dall’Assessorato alle Politiche sociali, non ha modo di contribuire a individuare presunte truffe legate al Reddito di Cittadinanza?

No: si tratta di pratiche gestite direttamente dall’INPS, con il cittadino che fa domanda tramite CAF o sul sito dell’Ente previdenziale -specifica Pampaloni- Come Amministrazione, in ogni caso, collaboriamo molto con le Forze dell’Ordine: anche per quanto riguarda le certificazioni ISEE, ad esempio mandiamo spesso le dichiarazioni alla Guardia di Finanza per un controllo, cosa che in passato ci ha permesso di individuare altri ‘furbetti’, escludendoli ovviamente dalle agevolazioni“.

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Conclude l’assessore: “Fa specie che ci sia ancora chi crede di poterla fare franca, pur sapendo che le pratiche vengono controllate, a campione ma con un’elevata frequenza: si parla dell’ordine di un controllo ogni tre dichiarazioni”.

I numeri dell’indagine carmagnolese risulterebbero anche superiori, se si conta che sono meno di quattrocento, in totale, i percettori del Reddito di Cittadinanza in città: circa un terzo del totale sarebbero infatti solamente i presunti abusi.

Sul tema interviene quindi anche il vicesindaco Alessandro Cammarata (FdI): “A Carmagnola il 30% dei percettori del reddito di cittadinanza non ne aveva diritto. Moltiplicato per tutti i Comuni italiani, quanti miliardi sono? E’ arrivato il momento di cambiare!.

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