Dialogo -a tema tulipani- tra Davide Pacifico, Consolata Pralormo e Maria Lodovica Gullino, all’interno del castello di Pralormo e nell’ambito della manifestazione Messer Tulipano 2019.
Domani, domenica 7 aprile alle ore 11, è in programma l’evento “La follia dei tulipani”, nell’ambito di Messer Tulipano all’interno del castello di Pralormo.
La conversazioneè a cura di Maria Lodovica Gullino, Davide Pacifico e Consolata Pralormo.
Davide Pacifico illustrerà con l’aiuto di immagini e filmati l’appassionante storia, l’origine e le caratteristiche dei tulipani, la struttura e le tecniche di ibridazione, le famiglie create dagli ibridatori, curiosità e aneddoti su questi incredibili fiori.
Consolata Pralormo lo affiancherà proseguendo con il racconto dell’incredibile storia della tulipomania che travolse l’Olanda nel XVII secolo.
Inoltre, l’ideatrice e organizzatrice di Messer Tulipano racconterà come viene progettato e realizzato il piantamento di bulbi nel parco del castello che quest’anno per il ventennale dell’evento è stato di 100.000 bulbi, completamente rinnovati nelle varietà e nel progetto-colore.
Infine Maria Lodovica Gullino completerà la conversazione annunciando il Festival sulla Salute delle Piante che avrà luogo nel 2020 con un approfondimento sulle malattie delle piante, soffermandosi in modo particolare sui virus che ne alterano l’aspetto originario e che, nel caso dei tulipani, li rendono screziati e magnifici.
Messer Tulipano è un evento botanico ospitato da vent’anni nel parco del castello di Pralormo annuncia ogni anno la primavera con la straordinaria fioritura di 100 mila tulipani e narcisi.
“Il piantamento è sempre rinnovato nelle varietà e nel progetto-colore, ed ospita tante varietà curiose -spiegano gli organizzatori- La manifestazione coinvolge tutto il parco, progettato nel XIX secolo dall’architetto di corte Xavier Kurten, artefice dei più importanti giardini delle residenze sabaude. Nei grandi prati sono state create aiuole dalle forme morbide e sinuose, progettate ponendo particolare attenzione a non alterare l’impianto storico e prospettico. Le aiuole dunque “serpeggiano” tra gli alberi secolari, mentre nel sottobosco occhieggiano ciuffi di muscari, di narcisi e di giacinti“.