Domenica 10 novembre si terrà a Carmagnola la seconda edizione della Festa di San Martino, un appuntamento molto diffuso in tanti Comuni italiani e legato alle più antiche tradizioni rurali.
Appuntamento domenica 10 novembre 2019, a Carmagnola, con numerosi eventi dedicati alla Festa di San Martino, che quest’anno raggiunge la seconda edizione.
Per celebrare questa festa antica, l’Assessorato alla Cultura propone una giornata da trascorrere per la vie e le piazze della città, animate dalle librerie e dalle case editrici partecipanti alla mostra-mercato del libro “Portici da Leggere”, dai venditori e collezionisti del Mercantico e dai fotografi che concorreranno all’estemporanea di fotografia San Martino Photolife, organizzata dal Circolo fotografico “La Fonte”, per immortalare i momenti più significativi di questa festosa domenica autunnale.
All’interno di Casa Cavassa, il Gruppo informale Donne in Città inviterà a riflettere sull’importanza del riuso proponendo la Festa del baratto e della creatività d’autunno. Inoltre, nelle ore pomeridiane, l’atmosfera sarà allietata da performance musicali e teatrali nel centro storico: nelle piazze Sant’Agostino e Garavella i cantanti della compagnia Gli Amici di Fritz si esibiranno, accompagnati al pianoforte, in arie d’opera e brani di musical, mentre in piazza Verdi i giovani musicisti dell’Associazione culturale Saxmania saranno impegnati in un vivace repertorio di brani pop.
In piazza Manzoni sarà quindi possibile ballare con La Ghironda, sulle note occitane del Duo Quattromini e Giordano.
Infine, una parentesi letteraria e poetica legata alla leggenda di San Martino, raccontata dagli attori del Gruppo Teatro Carmagnola, è in programma nel cortile Osella di via Valobra.
Domenica 10 novembre sarà anche l’occasione per lasciarsi tentare dagli Assaggi d’Autunno, i prodotti di stagione e del sottobosco abbinati a pregiati vini in degustazione, proposti dai ristoranti e bar cittadini.
La Festa di San Martino vuole essere oggi l’occasione per ripensare ad alcune delle tradizioni contadine destinate a scomparire nella pratica e nei ricordi. «La cultura di ogni società è un patrimonio in continua evoluzione: gli usi, i costumi e le pratiche del presente altro non sono che il risultato di valori, attività e azioni del passato -commenta l’assessore alla cultura, Alessandro Cammarata- Salvaguardare le tradizioni e trasmetterle alle generazioni più giovani, perciò, serve a comprendere e a valorizzare l’identità di una comunità, guardando al futuro con una maggior consapevolezza».
Per ulteriori informazioni, contattare l’Ufficio Cultura allo 011-9724238.