«Entro fine anno conclusi i lavori all’ospedale San Lorenzo di Carmagnola»

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Il commissario dell’Asl TO5, Bruno Osella, annuncia che entro fine anno saranno finiti i lavori di ampliamento dell’ospedale San Lorenzo di Carmagnola. «Ma difficilmente arriverà un reparto di terapia intensiva, come inizialmente previsto».

lavori ospedale san lorenzo carmagnola
Il nuovo edificio è in costruzione a fianco del Pronto Soccorso dell’ospedale San Lorenzo di Carmagnola

Sarà pronto in pochi mesi il nuovo edificio a servizio dell’ospedale San Lorenzo di Carmagnola, con la ditta appaltatrice ha sottoscritto un impegno formale con l’Asl TO5 per terminare i lavori entro fine anno.

«A giorni partiranno gli interventi per realizzare le tramezzature e l’impiantisticaannuncia il commissario dell’Azienda sanitaria, Bruno OsellaContiamo da inizio 2025 di avere a disposizione questa nuova, importante struttura, peraltro realizzata secondo criteri all’avanguardia».

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Il cantiere era stato approvato nel corso dell’emergenza-Covid e finanziato con oltre due milioni di euro grazie al cosiddetto “Piano Arcuri”, con l’obiettivo di creare otto postazioni di terapia intensiva.

«Oggi, però, risulta poco realistico prevedere una Rianimazione con queste caratteristiche per l’ospedale carmagnolese -ragiona Osella- Sia per ragioni organizzative che di opportunità».

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In che senso? «Per gestire le terapie intensive servono specifici team, con infermieri specializzati e medici anestesisti, figure che al momento sono praticamente introvabili, al di là di qualsiasi ragionamento sui costi», spiega il commissario.

E prosegue: «Peraltro, passata l’emergenza pandemica, si tratterebbe di un reparto decisamente sovra-dimensionato, contando che a Carmagnola non sono neppure presenti Divisioni che si occupano di grandi interventi e che quindi potrebbero aver bisogno del supporto delle terapie intensive».

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Il cantiere è in ritardo di alcuni mesi rispetto alla data inizialmente prevista

Il ragionamento di Osella è semplice: meglio studiare qualche soluzione diversa, più utile nell’immediato e in prospettiva, rispetto a creare una “cattedrale nel deserto” che rischierebbe poi di restare inutilizzata.

«L’importante è che ogni singolo centimetro quadrato del nuovo edificio sia riempito di contenuti e ospiti nuovi servizi sanitari per il territorio, nell’interesse dei cittadini di Carmagnola e dell’Asl TO5», sottolinea.

Al momento, per, il commissario non si sbilancia: «Stiamo facendo i dovuti ragionamenti, con la prospettiva di prendere una decisione entro l’autunno. In ogni caso, con la carenza di spazi che affligge i nostri ospedali, non sarà difficile trovare delle soluzioni».

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