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I droni della Sorveglianza Aerea Territoriale diventano velivoli di Stato

Il Ministero dei Trasporti ha equiparato i droni della Sorveglianza Aerea Territoriale di Torino ad aeromobili di Stato quando impegnati in emergenze e attività di Protezione Civile.

Un drone della SAT utilizzato per la ricerca di dispersi in un fiume

Importante decisione del Ministero dei Trasporti per favorire l’utilizzo di droni nell’ambito di emergenze e di interventi di Protezione Civile: i mezzi della Sorveglianza Aerea Territoriale (SAT) di Torino sono stati infatti equiparati alle aeromobili di Stato.

Con decreto dirigenziale, il Ministero ha concluso l’iter burocratico che equipara la flotta dei droni (tecnicamente chiamati SAPR) della Sorveglianza Aerea Territoriale ad aeromobili di Stato, quando impiegati per attività di volo richieste dal Dipartimento nazionale della Protezione Civile o dagli Enti locali -dichiarano dalla SAT Torino– Gli effetti di questo provvedimento sono importanti per l’impiego dei droni in ambito di emergenze e attività di Protezione Civile, perché consentono a squadre addestrate di poter operare al pari dei velivoli di soccorso, come gli elicotteri del 118“.

La Sorveglianza Aerea Territoriale, che è anche scuola per piloti riconosciuta dall’ENAC dal 2018, ha pertanto già programmato l’addestramento e la qualificazione progressiva dei suoi piloti e di nuove squadre, in Piemonte come in tutta Italia, “tese a stabilire delle regole di efficienza e collaborazione con tutte le altre Istituzioni di pubblica assistenza, per utilizzare con profitto i velivoli a pilotaggio remoto“.

La Sorveglianza Aerea Territoriale è un’Organizzazione di volontariato di Protezione Civile nata a Torino nel 2011 specializzata in ricognizione aerea sistematica e organizzata per la prevenzione e la gestione delle emergenze.
Per ulteriori informazioni, visitare il sito www.satvolo.org.