Il Carmagnolese.it

Carmagnola: da Casanova un ringraziamento a don Adriano Gennari

Il saggista Maurizio Scandurra evidenzia l’accoglienza riservata dai parrocchiani di Casanova a don Adriano Gennari, stimato sacerdote cottolenghino torinese.

Don Adriano Gennari nel monastero dell’abbazia di Casanova, a Carmagnola

La frazione di Casanova di Carmagnola ringrazia don Adriano Gennari”: lo rileva il saggista cattolico Maurizio Scandurra, da sempre vicino all’opera caritatevole e misericordiosa del sacerdote cottolenghino torinese.

Don Adriano è apprezzato in tutto il mondo per le sue intense preghiere di intercessione a favore di malati, poveri e sofferenti, nonché per l’attività della Mensa dei Poveri di Torino, nata nel lontano 2008 e distintasi nel far fronte giornalmente alle più che raddoppiate richieste di cibo pervenute in tempo di pandemia -spiega Scandurra- Anche il locale organo di informazione parrocchiale ‘La Nostra Voce’ ha dedicato una pagina intera alle oggettive virtù dell’amato presule, con un ampio articolo“.

Scandurra ricorda come “fu proprio don Adriano Gennari a restituire nuova vita al monastero abbaziale di Casanova, antico plesso religioso del 1100 che subì profonde trasformazioni nei secoli, prima di conoscere un lento declino e un progressivo abbandono dal 1970 che di fatto spense i riflettori sulla piccola frazione”.

Ora, stando al saggista cattolico, Casanova “ha conosciuto una seconda rinascita grazie all’arrivo di quest’uomo profondamente innamorato del Vangelo e in special modo di quel Signore Gesù Cristo che preferisce nascondersi, come sempre nella Storia, nei volti e nelle vite degli ultimi, lontano dagli schiamazzi della quotidianità”.

Scandurra sottolinea l’opera svolta negli ultimi anni dalla Onlus “Cenacolo eucaristico della Trasfigurazione“, fondata dallo stesso don Gennari, Comunità di fedeli in cammino e di preghiera riconosciuta dall’arcivescovo di Torino, monsignor Cesare Nosiglia.
Oggi il magnifico e plurisecolare monastero è una casa di spiritualità e centro di ascolto ove ogni sabato, già dal mattino presto, c’è via vai per incontrare don Adriano“.

L’abbazia di Santa Fede, in Piemonte, cerca aiuto per ripartire e superare l’emergenza Covid