Il neo direttore generale dell’Asl TO5, Bruno Osella, annuncia di voler dedicare alla Dialisi il nuovo edificio in costruzione a fianco dell’ospedale San Lorenzo di Carmagnola, inizialmente pensato per ospitare la terapia intensiva.
Il nuovo edificio in costruzione a fianco dell’attuale ospedale San Lorenzo di Carmagnola ospiterà la Dialisi, offrendo pertanto tale servizio a tutti i pazienti della zona? Lo prevede il progetto annunciato dal neo direttore generale dell’Asl TO5, Bruno Osella.
Intervistato da “Il Carmagnolese”, Osella ha infatti voluto svelare i suoi piani per quanto riguarda la destinazione della struttura, la cui edificazione era stata pensata durante la pandemia Covid con l’obiettivo di installare fino a otto postazioni di terapia intensiva.
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Uno scenario che, allo stato attuale, risulterebbe anacronistico, considerato anche il fatto che al nosocomio di Carmagnola vi sono pochi reparti che tradizionalmente lavorano a fianco della Rianimazione.
«Oggi sarebbe davvero inutile andare a dedicare tutto quello spazio a delle nuove terapie intensive, una vera e propria cattedrale nel deserto -commenta Osella- Senza contare che il personale necessario a tenerle in funzione non è assolutamente facile da reperire».
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Per questo, già nei mesi scorsi con il ruolo di commissario straordinario, l’attuale direttore generale dell’Asl ha iniziato a pensare ad un utilizzo della struttura più congruo rispetto alle reali necessità del territorio.
«Avere la Dialisi a Carmagnola rappresenterebbe sicuramente un servizio molto utile, considerando che oggi tutti i pazienti del territorio, in gran parte anziani, devono andare all’ospedale di Chieri o a Nichelino per poterne usufruire, in media tre volte a settimana», sottolinea il direttore generale.
Considerate anche le difficoltà logistiche nel raggiungere i due attuali centri per la Dialisi presenti sul territorio dell’Azienda Sanitaria, il progetto avrebbe un’indiscutibile utilità. «È la cosa che ci serve di più, nonché un atto di umanità rispetto a tutti quei pazienti», rimarca Osella.
L’idea è già stata discussa internamente all’Asl TO5 nonché con la sindaca di Carmagnola, Ivana Gaveglio, senza trovare opposizioni. Per cui a breve il progetto potrebbe diventare operativo.
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«Medici di Nefrologia ce li abbiamo, dobbiamo cercare gli infermieri necessari, in modo da poter fornire un servizio di eccellenza, ospitato in una struttura nuova, a norma e con impianti moderni», ragiona Osella, che avrà l’edificio pronto entro l’estate.
E qualora ci fosse bisogno nuovamente di tante postazioni di Rianimazione, come avvenne durante la pandemia? «In caso di emergenza, gli spazi potrebbero essere ri-convertiti senza problemi in terapia intensiva», assicura il direttore generale.