Un’interpellanza in Consiglio comunale permette di fare il punto sulla situazione del procedimento per la localizzazione del futuro deposito nazionale delle scorie nucleari, che vede anche Carmagnola tra i possibili siti.
Un’interpellanza in Consiglio comunale, presentata dal gruppo di opposizione “Carmagnola Insieme – PD”, permette di fare il punto sulla situazione in merito al procedimento per la localizzazione del sito in cui verrà realizzato il futuro deposito nazionale delle scorie nucleari, che vede anche Carmagnola tra i possibili siti.
“Il territorio di Casanova sarà effettivamente escluso dalla mappa definitiva?“, è la domanda posta dai consiglieri di centrosinistra, sottolineando come il testo della mozione approvata dal Parlamento sul tema non contenga riferimenti chiari all’esclusione di Carmagnola.
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“Questa mozione ha aperto maggiormente la discussione sul tema e contiene spunti interessanti, ma prosegue l’impegno a recuperare i dati tecnici per opporci all’indicazione di Sogin -specifica il sindaco Ivana Gaveglio- Sicuramente vi sono alcuni temi rafforzativi, a partire da quello del sito UNESCO, la cui attività va potenziata. La prossima scadenza è il 5 luglio, entro la quale verranno presentate le nostre osservazioni“.
Gaveglio non nasconde come, a suo giudizio, siano ancora Piemonte e Lazio le due aree in “pole position” per ospitare il deposito: “Bisogna capire come procederà Sogin nella fase di analisi delle osservazioni, ma sicuramente ci sono due dati oggettivi: il Piemonte è oggi la regione che ospita già il maggior numero di scorie; il Lazio è quella più baricentrica“, sottolinea.
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