«Cultura a rischio in Piemonte», la denuncia di AVS in Consiglio regionale

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Le consigliere regionali Alice Ravinale e Giulia Marro del gruppo AVS del Piemonte hanno presentato un’interrogazione per fare chiarezza sui Bandi Cultura 2023-2024, tra ritardi nell’erogazione dei fondi e mancanza di graduatoria.

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Le consigliere regionali Giulia Marro e Alice Ravinale (AVS) hanno sollevato il tema dei Bandi Cultura [foto @ Facebook]
«La Cultura è un pilastro fondamentale per la coesione sociale e lo sviluppo del Piemonte, da cui dipendono tante filiere lavorative e la vita aggregativa delle nostre città e paesi. I ritardi nell’erogazione, da parte della Regione, dei fondi già riconosciuti con il Bando Cultura 2023, chiuso da ormai un anno, stanno mettendo in grave difficoltà molte realtà culturali, che rischiano di vedere compromessa la propria sostenibilità economica».

Alice Ravinale e Giulia Marro, consigliere di Alleanza Verdi Sinistra – AVS in Consiglio regionale, vanno all’attacco sul tema con un’interrogazione rivolta all’assessora alla Cultura per fare chiarezza sui Bandi Cultura 2023 e 2024.

«Non possiamo accettare che la mancanza di pianificazione penalizzi ancora gli operatori culturali, in un momento in cui il settore sta ancora cercando di riprendersi dagli effetti della pandemia e in cui l’inflazione pesa sulle vite di tutti», sottolinea Ravinale.

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Le fa eco Marro, chiedendo di intervenire anche sui fondi ancora da assegnare per il 2024: «Le lunghe tempistiche per l’approvazione della delibera sul Bando Cultura 2024 stanno aggravando una situazione già critica, rischiando un appiattimento del panorama culturale regionale», denuncia.

E aggiunge: «Ricordo che le associazioni culturali non possono nemmeno accedere a strumenti finanziari come fideiussioni bancarie senza la garanzia dei contributi regionali. Chiediamo all’assessora risposte immediate e la garanzia che i fondi vengano erogati in tempi rapidi e che nel 2025 non si ripetano gli stessi problemi, in quanto il settore culturale è un bene comune che arricchisce tutta la nostra Comunità piemontese».

A denunciare la situazione è, da tempo, anche il Comitato Emergenza Cultura del Piemonte: qui il sito, con diversi approfondimenti sul tema.

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