I tre Istituti comprensivi di Carmagnola stanno affrontando numerose sfide, tra cui la didattica a distanza e il ricorso a strumenti adatti all’emergenza Covid.
![rayneri primaria comprensivo carmagnola 1](https://www.ilcarmagnolese.it/wp-content/uploads/2020/10/rayneri-primaria-comprensivo-carmagnola-1.jpg)
A causa dell’ultimo DPCM si sono verificati alcuni cambiamenti anche nelle modalità di insegnamento e gli Istituti comprensivi di Carmagnola stanno attualmente facendo fronte a una riorganizzazione delle attività didattiche.
Il vicepreside del Primo Istituto comprensivo, il professor Devecchi, ha illustrato le novità e i problemi scolastici.
“È stato difficile pianificare tutto in pochissime ore, poiché le seconde e terze medie seguono la didattica a distanza, mentre le prime quella in presenza -spiega- Hanno la possibilità, ma non l’obbligo, di frequentare le lezioni in classe gli alunni con disturbi dell’apprendimento o bisogni educativi speciali”.
Ci sono poi alcuni casi particolari, per i quali è stato anche interrogato il Ministero: “Per esempio, gli alunni dell’indirizzo musicale non hanno più a disposizione la strumentazione, che alcune famiglie non hanno la possibilità di reperire; in questo modo, gli allievi rischiano di essere penalizzati nel loro percorso -prosegue Devecchi- Altri problemi sono il riuscire a garantire la didattica a distanza con gli strumenti giusti e risolvere le questioni di carattere logistico. Non tutti gli studenti hanno computer e connessione funzionante e i docenti stessi spesso devono spostare i pc. Inoltre, sarà fondamentale gestire modalità di insegnamento parzialmente in presenza e a distanza”.
Pertanto, data la situazione, c’è la necessità di costanti aggiornamenti tra gli Istituti e i genitori, anche attraverso il registro elettronico. “Un’incognita rimane ciò che accadrà dopo la fine del lockdown: si spera di tornare a una modalità di didattica ibrida, ma ciò sarà possibile solamente se ci si atterrà a tutti i protocolli previsti dalla legge”.