Si è concluso il corso organizzato dalla CRI di Carmagnola sull’assistenza ad anziani e malati; soddisfatti i partecipanti: «una formazione utile e interessante».
È terminato il corso della Croce Rossa di Carmagnola sull’assistenza in famiglia ad anziani e malati: la formazione, per circa un mese, ha visto coinvolta una dozzina di iscritti, in gran parte donne, seguite dalla monitrice Orietta Daghero, del Corpo delle infermiere volontarie della CRI
L’ultima lezione ha lasciato spazio a domande, dubbi, approfondimenti, ripasso, scambio di indirizzi, abboccamenti per non perdersi di vista l’un l’altra, foto ricordo, saluti, abbracci e un po’ di emozione.
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Tantissimi i “grazie” rivolti alla docente e alla CRI di Carmagnola per come sono state gestite e animate le lezioni, accompagnati dalla richiesta quasi unanime: «Se avessimo problemi o ulteriori domande specifiche, possiamo cercarti a casa?». Ovviamente la risposta è stata affermativa. Un clima molto familiare e disteso, che dimostra lo spirito con cui si sono vissute quasi venti ore trascorse insieme.
La tipologia dei partecipanti può essere suddivisa in due categorie; un 50% formato da persone interessate professionalmente (badanti, assistenti domiciliari, operatrici in strutture socio assistenziali e simili) e un 50% costituito da persone che vivono il problema perché hanno anziani o malati in casa e che desiderano seguirli in famiglia.
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«Sono rimasta soddisfatta al di là delle mie aspettative -ha dichiarato Grazia– In modo semplice ma sempre molto coinvolgente siamo state guidate attraverso un percorso che sarà sicuramente di grande aiuto per il mio lavoro».
Le ha fatto eco Paola: «La docente è stata superlativa. Le sue lezioni teorico/pratiche e i suoi consigli sono stati molto utili e hanno incrementato le mie capacità per portare un aiuto costruttivo nella quotidianità di una persona in precarie condizioni di salute o di età».
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Per Marina «è stato un corso molto interessante e utile soprattutto perché, oltre ad ascoltare, abbiamo avuto la possibilità di confrontarci con la docente».
Massimo e Luciana, che temevano di ascoltare cose ovvie e scontate, hanno invece scoperto dei profili che avevano sottovalutato, mentre Luca ha apprezzato il fatto che sia stato presentato soprattutto il lato umano nell’approccio.
Conclude Stefania: «Chi lavora a contatto con gli anziani ha avuto l’opportunità di scoprire profili che non sono scontati come l’affettività e i sentimenti».
Ro. To.
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