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Coronavirus: gli effetti sulle cerimonie religiose nella Diocesi di Torino

Sospese tutte le attività religiose nella Diocesi di Torino, incluse le messe e il rito delle ceneri, come misura di precauzione contro il Coronavirus.

L’arcivescovo di Torino, monsignor Cesare Nosiglia, ha comunicato le misure prese per la Diocesi di sua competenza (che include anche Carmagnola) come precauzione contro il diffondersi del Coronavirusin attenta sintonia con quanto disposto dalle autorità regionali“.

Per la settimana dal 24 febbraio al 1° marzo sono sospese in tutte le parrocchie le attività pastorali che prevedano la presenza di gruppi di persone (eccetto le sante messe): in particolare sono sospese le attività del catechismo e quelle di ogni oratorio.

Inoltre, in seguito alla precisazione della Regione circa le “manifestazioni religiose”, è stata annullata ogni celebrazione eucaristica, messe comprese.
Inizialmente, invece, l’arcivescovo aveva confermato questi eventi, chiedendo solo di evitare la comunione direttamente in bocca, di astenersi dal segno della pace e di non usare l’acquasantiera.

Sempre come misura di precauzione contro il Coronavirus, sono anche sospese tutte le attività pubbliche a livello di uffici di Curia e a livello di Diocesi di Torino.

Non si terrà neppure il rito delle ceneri, previsto per mercoledì 26 febbraio.
Invito le famiglie e ogni cristiano a vivere questa giornata secondo lo spirito quaresimale di preghiera, digiuno e opere di carità -sottolinea Nosiglia- La celebrazione potrà essere rimandata al 1° marzo, salvo nuove disposizioni regionali“.