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Nuovi colori per la raccolta differenziata nei Comuni del Consorzio Chierese Servizi

Il Consorzio Chierese per i Servizi si adegua alla normativa nazionale, introducendo i nuovi colori per i coperchi dei contenitori della raccolta differenziata. La novità non riguarda i bidoni già distribuiti alle famiglie, ma solo quelli acquistati da ora in poi.

Il CCS si adegua alla normativa nazionale, con nuovi colori per alcuni contenitori della raccolta differenziata porta a porta

Nuovi colori per alcuni dei contenitori utilizzati per la raccolta differenziata dei rifiuti nei Comuni aderenti al Consorzio Chierese per i Servizi (CCS), tra cui Carmagnola, Cambiano, Poirino, Pralormo e Santena.

In particolare, il blu sarà ora abbinato a carta, cartone e contenitori per bevande (anziché bianco), mentre la raccolta degli imballaggi in vetro (che era blu) diventerà verde; cambiano anche gli sfalci e le potature, dove arriva il beige al posto del verde; invariati i colori di organico e indifferenziato, rispettivamente marrone e grigio.

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Novità anche per i contenitori stessi, che diventeranno tutti grigi scuri o neri, ad esclusione del coperchio, che resterà l’unica parte colorata. “Questo permetterà di realizzarli con almeno il 70% di plastica riciclata“, spiegano dal CCS.

E aggiungono: “I coperchi invece dovranno essere realizzati con una percentuale più bassa di plastica riciclata, in ogni caso pari ad almeno il 30%, e quindi potranno essere differenziati per colore“.

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Il cambio di colori per alcune delle raccolte è dovuto all’adeguamento alla norma UNI 11686:2017 “Waste Visual Elements” e alle direttive europee. Restano invariati, per tutti i materiali, i “Waste panel”, cioè i pannelli informativi adesivi applicati ai contenitori, che sono già conformi alla norma da diversi anni.

Non cambieranno assolutamente il modello di raccolta, le tipologie dei rifiuti raccolti e neanche i tipi di materiali da introdurre nei vari contenitori -specifica Davide Pavan, direttore del Consorzio Chierese per i ServiziBisognerà però sapere che, per diversi anni, coesisteranno sul territorio cassonetti con il vecchio colore e cassonetti con il nuovo colore, fino a quando i primi andranno a esaurimento per vetustà“.

La norma impone infatti i nuovi colori solo per i contenitori acquistati dal Consorzio dal 2023 in avanti ma non la sostituzione di tutti i cassonetti già distribuiti: “avrebbe comportato un costo elevatissimo che avrebbe finito per gravare sulle tasche dei cittadini attraverso la TARI“, conclude Pavan.

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