È stata fissata per sabato 18 dicembre la data delle elezioni per il rinnovo del Consiglio provinciale di Cuneo. Alle consultazioni parteciperanno i neo-eletti nei vari Comuni. Non cambia la presidenza.
Dopo diversi rinvii a causa dell’emergenza Covid, anche la Granda si prepara a nuove consultazioni amministrative, seppure di secondo livello: è stata infatti annunciata la data delle elezioni per il Consiglio provinciale di Cuneo, che si terranno il 18 dicembre 2021. Alle consultazioni parteciperanno anche i nuovi componenti dei Comuni appena eletti.
Si tratta di eleggere 12 consiglieri associati a liste di raggruppamento che dovranno essere presentate entro il 28 novembre prossimo. Nessun cambio di presidenza, invece, in quanto la nomina avviene ogni quattro anni e non ogni due come per il Consiglio: il presidente Borgna terminerà il suo mandato nel 2022.
Con la riforma Delrio, infatti, i Consigli provinciali non sono più eletti direttamente da parte dei cittadini ma a suffragio ristretto, solo dai sindaci e dai consiglieri comunali del rispettivo territorio provinciale.
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“È dal 2014 che la legge 56 ha trasformato le amministrazioni di area vasta in Enti di secondo livello, cioè formati ed eletti da primi cittadini e consiglieri comunali -ricordano dalla Provincia di Cuneo- Un sistema che è stato pensato quando si intendeva depotenziare l’Ente, cancellare le Province dalla Costituzione e che ha portato allo svuotamento dei loro compiti. Ma che adesso è in contrasto con la loro centralità in materia di viabilità ed edilizia scolastica, anche in vista dei finanziamenti europei in arrivo“.
Rimane infatti centrale su vari fronti il ruolo delle Province: uno dei sei decreti sul piano complementare del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) varati dal ministero delle Infrastrutture destina 300 milioni alla viabilità delle aree interne e affida ai presidenti di Provincia il ruolo di regista nella programmazione degli interventi; per l’edilizia scolastica le Province, in quanto proprietarie di oltre settemila plessi di scuole superiori, saranno coinvolte negli interventi previsti dal PNRR per oltre tre miliardi.
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