Concluso con successo il progetto VerdeComune di Asproflor Comuni Fioriti

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L’associazione Asproflor Comuni Fioriti, guidata dal piobesino Sergio Ferraro, ha presentato a Bellaria Igea Marina (Rimini) i risultati della prima edizione di VerdeComune, l’expo nazionale a cielo aperto dedicata al verde pubblico.

Asproflor VerdeComune
Il piobesino Sergio Ferraro, presidente Asproflor, e l’assessore al verde pubblico del Comune di Bellaria Igea Marina Adele Ceccarelli al convegno di conclusione del progetto VerdeComune

«Alcuni mesi fa abbiamo lanciato questa scommessa, oggi possiamo dire di averla vinta»: così il presidente dell’associazione Asproflor Comuni Fioriti, il piobesino Sergio Ferraro, ha aperto i lavori finali della prima edizione del progetto “VerdeComune – Giardini sostenibili del futuro” a Bellaria Igea Marina (Rimini), rivolgendo il proprio pensiero alle aree dell’Emilia Romagna colpite dal maltempo.

«Ispirandoci a quanto visto in Francia, abbiamo voluto creare anche nel nostro Paese un’expo a cielo aperto per mostrare come sia possibile, con le giuste scelte botaniche e di materiali, dare vita a un verde pubblico sostenibile e di qualità, che richieda bassa manutenzione, consenta risparmio idrico ed economico e favorisca il riequilibrio degli ecosistemi urbani», ha riassunto.

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Numerose le aree del centro cittadino -ciascuna che necessitava di differenti soluzioni tecniche- interessate da allestimenti floreali studiati appositamente in base alle caratteristiche di ogni luogo: dalla forte ombreggiatura (come nel caso dell’Isola dei Platani) alla salinità dell’aria (lungomare), dall’eccessiva insolazione al frequente passaggio di persone e animali.

Gli allestimenti sono stati studiati per adattarsi durante le stagioni, con particolare attenzione al periodo estivo, di maggiore afflusso turistico, prevedendo anche appositi pannelli informativi, con QR code per approfondire tipologie e caratteristiche delle piante utilizzate.

«Tutto è stato possibile in pochi mesi: i primi lavori sono stati intrapresi a marzo, con un cambio quasi totale del layout delle aiuole, e hanno anche visto il coinvolgimento di scuole e università, sia per l’allestimento che attraverso la conduzione di test e sperimentazioni -ha dettagliato Ferraro- Grande attenzione è stata posta agli aspetti di sostenibilità ambientale, a partire dall’utilizzo di soli vasi biodegradabili, in modo da essere “plastic free».

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L’Assessore al verde comune di Bellaria Igea Marina, Adele Ceccarelli, ha portato i saluti del sindaco Filippo Giorgetti, sottolineando il lavoro di équipe tra i vari Assessorati nel realizzare il progetto. «Abbiamo aderito da subito con convinzione a questa iniziativa, con l’idea che i turisti si attendono da noi qualcosa di diverso rispetto alla quotidianità e che dobbiamo pertanto offrire a loro il massimo dal punto di vista dell’accoglienza, a partire dall’arredo urbano -ha dichiarato- Analogamente, si è trattato di interventi importanti anche per chi vive in città tutto l’anno: i nostri concittadini l’hanno capito e hanno collaborato alla buona riuscita del progetto».

Il convegno finale ha anche costituito un’occasione di approfondimento sulle migliori pratiche per una gestione sostenibile e innovativa del verde, a partire dalla descrizione delle diverse fasi di realizzazione del progetto a Bellaria: la progettazione, la scelta botanica (con una selezione di varietà resilienti di ultima generazione, di perenni e di perennanti in grado di garantire cinque mesi di fioriture) e le soluzioni tecniche adottate.

Tra queste, in particolare, si è ricorso a concimi a lento rilascio e idroretentori, terricci e ammendanti specifici per terreni poveri e sabbiosi, muri fioriti automatizzati, fioriere con riserva d’acqua e isolamento termico e prati insect-friendly. Sono stati anche presentati i risultati delle sperimentazioni, con focus su riduzione della plastica, nuovi sistemi anti-zanzare biologici e sul risparmio idrico.

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Nello specifico, l’Università degli Studi di Torino ha certificato che -attraverso l’applicazione
congiunta di pacciamatura e soluzioni Polygreen- si è diminuito il consumo di acqua di circa il 45% (24 litri/aiuola per applicazione media rispetto ai 45 necessari con metodologie standard), riducendo inoltre di un terzo il numero di irrigazioni necessarie.

Anche l’utilizzo dei tappeti erbosi ha contribuito alla mitigazione climatica, con temperature registrate al suolo intorno ai 35 gradi (a fronte di una temperatura ambientale 39 gradi), decisamente inferiori rispetto agli oltre 50 gradi dove erano presenti asfalto o prato sintetico.

Molto positivi pure i risultati forniti dalle aiuole con mix fioriti, in viale Pascoli, che garantiscono fioriture prolungate e perenni: oltre all’apprezzatissimo effetto estetico, hanno dimostrato di attirare svariate specie di insetti impollinatori e, contemporaneamente, di contribuire al sequestro di anidride carbonica (con una stima di 7 tonnellate di CO2 equivalente/anno).

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La due-giorni a Bellaria, inoltre, ha previsto il coinvolgimento di sindaci e amministratori, con una giornata di lavori ad hoc durante la quale sono stati affrontati svariati argomenti, inclusa la gestione delle difficoltà tecniche e gestionali, andando ad analizzare punti di forza e criticità riscontrate, in modo da ottimizzare ulteriormente i futuri interventi, con l’obiettivo di aumentare la qualità dell’ambiente di vita dei cittadini. «Abbiamo potuto mostrare a tutte le Amministrazioni pubbliche che è possibile avere un nuovo approccio sostenibile alla cura del verde in città, riducendo i costi e semplificando la gestione del verde, con risultati eccellenti anche dal punto di vista estetico e scenografico, grazie a spazi piacevoli da vivere e attraenti per i visitatori».

L’iniziativa VerdeComune, unica nel suo genere in Italia, ha visto il coinvolgimento di decine di soci Asproflor e il supporto di 30 aziende leader di settore. «L’obiettivo è ora quello di ripetere l’esperienza di VerdeComune, facendone un appuntamento periodico e andando a coinvolgere realtà differenti a livello nazionale, così da poter testare soluzioni specifiche riferite a diverse tipologie di sito e di latitudine», ha concluso Ferraro, ricordando il motto di Asproflor “Fiorire è Accogliere”.

Per ulteriori informazioni sul progetto è possibile scrivere all’indirizzo email info@asproflor.it.

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