Coldiretti: “progettare la nuova tangenziale salvaguardando i suoli fertili”

717

Coldiretti Torino interviene sul tema della nuova tangenziale di Carmagnola: “la progettazione deve salvaguardare i suoli fertili e le produzioni di peperone e di mangimi per gli allevamenti di carne piemontese, i due vanti agroalimentari della città”.

Coldiretti tangenziale carmagnola
Coldiretti chiede che la progettazione della nuova tangenziale di Carmagnola tenga conto dei terreni agricoli, in cui crescono prodotti di eccellenza come il peperone

Coldiretti Torino prende atto dell’avvio della progettazione del secondo e terzo lotto della tangenziale Est di Carmagnola e dichiara che “la nuova opera viaria dovrà essere realizzata risparmiando il più possibile l’occupazione di suolo agricolo, senza creare disagi per gli agricoltori e indennizzando le aziende agricole interessate dagli espropri in tempi brevi e in modo congruo“.

Osserva il presidente, Bruno Mecca Cici:Grazie anche alle battaglie di Coldiretti si è scelto un tracciato che correrà parallelo all’autostrada Torino-Savona -sottolinea- Restiamo tuttavia convinti che si sarebbe potuta trovare una soluzione di indennizzo alla società autostradale per spostare l’attuale casello di Carmagnola e fare coincidere una parte della variante con l’attuale sedime autostradale“.

Via libera alla progettazione per completare la tangenziale di Carmagnola

Il leader dell’Associazione di categoria degli agricoltori ribadisce che le aree agricole non sono semplici “spazi liberi” bensì i luoghi fisici dove si produce quel cibo che poi occorre trasportare sulle strade e sulle circonvallazioni.

Senza i campi in produzione, quindi non occupati da asfalto e cemento, non si producono gli alimenti necessari a tutti noi”, fa notare in una nota diffusa alle testate stampa.

Sopralluogo dei tecnici per avviare i lavori della Bretella Est di Carmagnola

Coldiretti Torino chiede pertanto che -nella progettazione definitiva- si tenga conto delle richieste delle aziende agricole, senza creare ulteriori danni alle coltivazioni pregiate che rendono Carmagnola famosa in tutta Italia, a partire dal peperone.

«Abbiamo presentato le nostre osservazioni al Comune, chiedendo di trovare soluzioni che non danneggino l’agricoltura –conclude Mecca Cici- Il territorio di Carmagnola ha la fortuna di includere i suoli più produttivi che si trovano a Sud di Torino dove si coltivano, con ottime rese, una buona parte delle orticole vendute a Torino e in mezza Italia, una quota importante del grano torinese e soprattutto del mais impiegato negli allevamenti bovini vanto di questo territorio famoso anche per la pregiata carne piemontese. Tutto questo patrimonio agroalimentare unico va salvaguardato anche quando si progettano nuove opere pubbliche».

La Città metropolitana entra nel Distretto del Cibo carmagnolese-chierese