Un percorso tra paesaggi ed emozioni: la mostra di Claudio Cullino a Moretta dall’11 al 13 aprile.
La città di Moretta si prepara ad accogliere un evento artistico di grande rilievo: la mostra di pittura di Claudio Cullino, intitolata “Dall’olio all’acrilico – Attraverso la memoria”.
L’inaugurazione si terrà venerdì 11 aprile alle ore 17 nel salone della biblioteca comunale “Benita Millone” in via Martiri della Libertà. L’esposizione sarà visitabile anche sabato 12 e domenica 13 aprile, con orario 10-13 e 14-18:30.
L’ingresso sarà libero e gratuito.
Claudio Cullino, nato a Rivoli nel 1972, ha iniziato la sua carriera artistica alla fine degli anni ’90, muovendo i primi passi come autodidatta, per poi affinare la sua tecnica sotto la guida di maestri del calibro di Andrea Borella, Sergio Gianesini e Antonio Carena.
Nel corso degli anni ha esplorato diverse tecniche pittoriche, passando dall’olio all’acrilico, grazie anche agli stimoli ricevuti dal maestro Claudio Giacone.
La sua arte si contraddistingue per l’uso di materiali innovativi come juta, carta di giornale, sabbia e polvere di marmo, che donano alle sue opere un carattere tridimensionale e materico.
Cullino per le sue opere trae ispirazione dalle sue passioni personali, che spaziano dalla natura alla pesca in montagna, dal golf al tango argentino. I suoi dipinti evocano atmosfere suggestive e malinconiche, raccontando paesaggi boschivi, torrenti cristallini e borghi dimenticati.
L’artista ha esposto le sue opere in numerose mostre e concorsi a livello nazionale, ottenendo prestigiosi riconoscimenti per la sua capacità di trasformare i ricordi in immagini vibranti ed emozionanti.
«L’esposizione a Moretta –sottolinea la vicesindaca Emanuela Bussi– rappresenta un’opportunità unica per immergersi nell’universo artistico di Claudio Cullino e scoprire come l’arte possa essere un ponte tra passato e presente, traducendo la memoria in forme e colori. Invitiamo tutti i cittadini a partecipare e lasciarsi trasportare dalle emozioni che le sue opere sanno suscitare».
