Il Carmagnolese.it

Una serata per sostenere il modello-Riace di integrazione

Giovedì 27 all’oratorio nuovo di Salsasio una cena solidale con Riace, paese-simbolo dell’accoglienza ai migranti e della loro integrazione nel tessuto socio-economico locale.

 

Anche Carmagnola sostiene l’appello #IOSTOCONRIACE per difendere un progetto di accoglienza della città calabrese, conosciuto in tutto il mondo.

Giovedì, 27 settembre, nell’oratorio della chiesa nuova “Beata Enrichetta Dominici” di Salsasio, in via Novara, si terrà una cena solidale, a cura di Karmadonne.
A seguire, un racconto dell’esperienza a Riace dei giovani carmagnolesi nei campi di lavoro della Re.Co.Sol., con interventi di Chiara Sasso (coordinatrice Re.Co.Sol. nazionale) e degli artisti Coco Cano e Nino Vitale.
Prevista anche una presentazione per immagini, con gli scatti di Giovanni Cappello.

Riace è un Comune calabrese, di 1.820 abitanti e 400 migranti. Negli anni è diventato paese-simbolo dell’accoglienza ai migranti e della loro integrazione nel tessuto socio-economico: una realtà riconosciuta in tutto il mondo e certificata anche da testate internazionali quali il Fortune Times.

Si tratta di una realtà particolarmente legata alla nostra città, dato che da quell’esperienza prese vita la Rete dei Comuni Solidali (Re.Co.Sol.) circa 20 anni fa -spiegano da Karmadonne, tra promotori dell’incontro “La normalità dell’utopia di Riace” di giovedì sera– Il simbolo di Riace è Domenico Lucano, sindaco da tre mandati . Il primo di tanti sbarchi avvenuto nel Luglio 1998 ha avuto un significato profondo per il paesello calabrese, situato nella zona meridionale della costa jonica. Fino a quel momento Riace aveva conosciuto soltanto flussi migratori in uscita, con i paesani che abbondavano il loro ruolo di braccianti per andare a lavorare nelle industrie del Nord. Le case di Riace, a fine anni Novanta, erano vuote e l’economia locale era paralizzata. Con un gruppo di amici, compagni di molte attività politiche e sociali , Mimmo (Domenico Lucano) ha fondato l’associazione “Città Futura” e formato una giunta per trasformare Riace nella città dell’accoglienza, rendendo i migranti la chiave della rinascita del paese. Sognavano una città basata sugli stessi valori della cultura locale, incontaminata dal capitalismo e dal consumismo. Una cultura dell’ospitalità, che trova sempre il modo e lo spazio per accogliere dei forestieri“.

Per la cena, offerta libera a partire da 10 euro. Prenotazioni entro il 25 settembre rivolgendosi a Valentina (347-2727824), Angela (340-8419681), Giovanni (338-7334903) o Anna (348-9899053).