Celebrata la memoria dei tanti dispersi villastellonesi, con la preziosa testimonianza del reduce Francesco Bertero.
Grazie al lavoro svolto dall’assessore Caterina Nicco avviato nella Giornata della Memoria in ricordo del genocidio degli ebrei, anche con una serie di collaborazioni internazionali, il Comune di Villastellone ha reso merito a quei dispersi villastellonesi internati nei lager nazisti di cui si erano perse le tracce o si avevano notizie frammentarie e non sempre precise.
L’assessore, ex insegnante, ha condotto una vera e propria indagine, con meticolosa ricerca tra le pieghe della Storia, nell’intreccio rocambolesco di persone estirpate dalla quotidianità, obbligate a una “via crucis” per l’Europa degli anni Quaranta, senza diritti, né morali né umani.
Da quel melmoso tempo sono affiorate le storie di concittadini che erano sedate nei lontani ricordi dei loro famigliari, presenti alla ricorrenza, o in qualche rara foto sbiadita.
All’incontro organizzato in municipio è stato ospite d’onore Francesco Bertero, classe 1924, testimone sopravvissuto ai suoi fratelli (Giuseppe, deceduto il 15 marzo 1943 dopo essere stato deportato ai confini con l’Afghanistan e sepolto in fosse comuni, e Domenico, di cui si sono perse le tracce dopo la disfatta del fiume Don).
Il “superstite”, commosso, ha ricevuto un caloroso applauso e l’abbraccio del sindaco Francesco Principi, visibilmente emozionato: questo lucido e vispo 96enne ha fatto viaggiare nel tempo, portando un’importante testimonianza di uno dei periodi più bui della Storia umana.