L’Amministrazione comunale di Castagnole Piemonte incontra il gruppo di tradizioni popolari “La Tèto Aut – A testa alta” di Roure, a cui è andato il ricavato della vendita dei calendari sulle valli Chisone e San Martino, realizzati dal fotografo nonese Claudio Bonifazio.
Ieri Castagnole Piemonte ha incontrato Roure, un piccolo Comune della Val Chisone: protagonista dell’incontro è stato il gruppo “La Tèto Aut – A testa alta”, un’Associazione di tradizioni popolari della Val Chisone e la Val San Martino.
Il motivo che ha portato alcuni membri dell’Amministrazione comunale di Castagnole Piemonte a recarsi a Roure per incontrare il gruppo “La Tèto Aut” riguarda un’iniziativa portata avanti tra la fine del 2022 e l’inizio del 2023 dal giornale “Il Chisolino” e dal Comune stesso: era stata infatti promossa la produzione (insieme alla vendita) di due calendari, realizzati dal fotografo nonese Claudio Bonifazio. Tema dei due calendari era proprio la Val Chisone, insieme alla Val San Martino, e in particolare il gruppo di tradizioni popolari “La Tèto Aut – A testa alta”, a cui è andato il ricavato delle vendite.
“Si tratta di un’iniziativa educativa e sostenibile che ricordiamo volta a mantenere viva la montagna e le sue tradizioni, anche dalla pianura -hanno comunicato dall’Amministrazione castagnolese- Si ringrazia fin da subito tutta la cittadinanza che ha contribuito alla riuscita del progetto“. I calendari, infatti, erano stati pubblicizzati e venduti dal giornale “Il Chisolino”, e anche dalla farmacia di Castagnole.
Il Gruppo di Tradizioni Popolari Val Chisone e Val San Martino “La Tèto Aut – A Testa Alta” ha sede a Roure, in provincia di Torino. “L’esistenza nelle Valli Chisone e Germanasca di antiche espressioni musicali e di numerose danze sollecitò Ugo Flavio Piton, la moglie Prosperina Vinçon e alcuni appassionati ad una approfondita ricerca che mirava a mantenere vivo e conosciuto questo patrimonio di tradizioni e cultura. Questo lavoro, curato e documentato, durato dieci anni ha portato alla nascita nel 1982 di questo gruppo -spiega Bonifazio nel proprio calendario- Oggi come allora il gruppo, con la sua trentina di elementi che indossano gli abiti tradizionali delle due vallate, ripropone le antiche musiche e le originarie danze tra cui ‘la Courento’“.
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