La Giunta Gaveglio ha approvato una variante urbanistica che porterà, nei prossimi mesi, alla realizzazione della dorsale nord-sud, e darà il via alla riqualificazione dei terreni ex Teksid Ghisa a Carmagnola.
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Il 2023 potrebbe essere l’anno di svolta per il recupero dell’area ex Teksid Ghisa di Carmagnola, che prevede la realizzazione di una nuova viabilità di scorrimento e l’insediamento di diverse realtà produttive: un intervento di iniziativa privata, dal valore totale stimato in oltre 2,5 milioni di euro.
La Giunta ha infatti recentemente approvato la variante urbanistica non sostanziale alle opere di urbanizzazione; sarà quindi possibile procedere a breve anche con il rilascio del permesso di costruire, che ha peraltro già ottenuto il parere favorevole da parte della Commissione Edilizia comunale.
L’importante opera viaria -denominata “dorsale nord-sud” e per la quale è stata prevista una spesa complessiva di circa 850 mila euro– sarà infatti realizzata dalle aziende che intendono insediarsi nell’area ex Teksid Ghisa, senza costi per il Comune di Carmagnola.
Si tratta, sostanzialmente, di un nuovo tratto rettilineo di strada che collegherà l’area terziaria di Santa Rita al sottopasso di via Rubatto e, da lì, alla doppia rotonda di via Torino, all’inizio del borgo storico di Salsasio.
Oltre a servire la nuova area produttiva, potrebbe quindi consentire anche di snellire la viabilità interna, facendo da bypass tra l’asse di via Poirino e la viabilità ordinaria verso il capoluogo e fornendo così un’alternativa all’attraversamento della città (ovviamente non sostitutiva della futura tangenziale nord-est, che permetterà di evitare anche tutto l’abitato di Salsasio).
Nel frattempo il Comune ha avuto notizia che sono in fase di predisposizione i progetti per l’insediamento di nuove realtà con destinazione produttiva, manufatturiera e terziaria -tra cui il Molino Chiavazza– sui terreni un tempo occupati dalle fonderie di Ghisa, che negli anni Settanta davano lavoro a circa quattromila persone.
“La nostra Amministrazione e gli uffici hanno lavorato in questi anni per facilitare il più possibile un rapido recupero di quell’area, dismessa da oltre vent’anni -conclude il sindaco- Ora le tempistiche dipendono interamente dai privati, ma sono fiduciosa che il 2023 possa essere l’anno di svolta per l’ex Teksid Ghisa“.