E’ stato pubblicato l’elenco dei 67 siti italiani candidati a ospitare il futuro deposito nazionale di scorie nucleari: tra questi c’è un’area nel territorio di Carmagnola.
![carmagnola scorie nucleari](https://www.ilcarmagnolese.it/wp-content/uploads/2021/01/carmagnola-deposito-scorie-nucleari.jpg)
E’ stata pubblicata poche ora fa la mappa dei possibili siti dove creare il deposito nazionale italiano delle scorie nucleari: tra le 67 aree ritenute potenzialmente idonee, c’è anche Carmagnola.
Il sito sul territorio carmagnolese è stato individuato a nord di Casanova, in direzione Poirino, indicativamente nei pressi delle cascine Monfalcone, Monte Pasubio e Tetti Laghi, includendo alcuni tratti di via Stella e via Villastellone.
![carmagnola scorie nucleari](https://www.ilcarmagnolese.it/wp-content/uploads/2021/01/carmagnola-sito-deposito-scorie-nucleari.png)
Stando a quanto riportato da “Il Sole 24 Ore“, Carmagnola sarebbe tra le 23 aree in Italia ad aver ottenuto voti più alti per quanto riguarda l’idoneità.
“Si tratta del primo passo di un percorso condiviso e partecipato che porterà a individuare il sito dove realizzare il deposito nazionale -è la spiegazione fornita dal sito ufficiale Depositonazionale.it– Elaborata da Sogin, la proposta è stata validata da ISIN (ex ISPRA) e, successivamente, dai Ministeri dello Sviluppo Economico e dell’Ambiente“.
La pubblicazione della mappa, autorizzata con nulla osta ministeriale lo scorso 30 dicembre, apre la fase di consultazione pubblica.
Sul sito nazionale sono presenti le risposte alle domande frequenti (FAQ) in merito al tema.
La proposta del deposito nazionale è congiunta a quella di creazione di un polo tecnologico per gli studi sulle radiazioni e affini, da costruirsi nel medesimo sito che verrà scelto.
“Per ‘aree potenzialmente idonee’ si intendono le aree, anche vaste, che presentano caratteristiche favorevoli alla individuazione di siti in grado di risultare idonei alla localizzazione del deposito, attraverso successive indagini tecniche specifiche e sulla base degli esiti di analisi di sicurezza condotte tenendo conto delle caratteristiche progettuali della struttura del deposito”, si legge ancora sul sito.
Immediato il commento da parte di Legambiente: “Questa mappa era attesa (da 6 anni) dall’Unione Europea, che da tempo chiede un unico sito per le scorie nucleari in italia, in modo che possa essere controllato al meglio -fanno sapere dal Circolo GreenTO dell’Associazione ambientalista- Il Piemonte gioca una parte importante: oltre a Carmagnola, i siti potenzialmente idonei sono Caluso, Mazzè, Rondissone, Alessandria, Quargento e Bosco Marengo“.