Sono tornate in vigore anche a Carmagnola le misure anti-inquinamento previste nel bacino padano durante i mesi autunnali e invernali, con limitazioni ai veicoli più inquinanti e regole per i riscaldamenti. Ecco tutti i dettagli.
![misure anti inquinamento carmagnola 2023 2024](https://www.ilcarmagnolese.it/wp-content/uploads/2023/09/misure-anti-inquiamento-carmagnola-2023-2024.jpg)
Con un’ordinanza del sindaco Gaveglio, già in vigore, sono tornate anche a Carmagnola le misure anti-inquinamento, che coinvolgono sia i veicoli più inquinanti che il riscaldamento domestico.
Si tratta dell’applicazione a livello locale di quanto previsto in tutti i Comuni principali del Torinese, del Piemonte e del bacino padano. Per tutte le deroghe, consultare il testo integrale dell’ordinanza sul sito del Comune di Carmagnola.
Per quanto riguarda il traffico, queste le regole in vigore, che si applicano in tutto il centro cittadino, a San Bernardo e a Salsasio, pur mantenendo libera la circolazione sulle principali vie di transito e di accesso ai parcheggi, anche nel centro storico (qui il dettaglio delle aree interessate e delle vie percorribili):
- divieto di circolazione 24 ore su 24, tutti i giorni festivi compresi, per i veicoli fino all’Euro 2 benzina o diesel e all’Euro 1 se alimentati a GPL o a metano;
- divieto di circolazione dalle 8 alle 19 nei giorni feriali (dal lunedì al venerdì), fino al 15 aprile 2024, dei veicoli Diesel Euro 3 ed Euro 4;
- divieto di circolazione 24 ore su 24, tutti i giorni festivi compresi, fino al 15 aprile 2024, per i ciclomotori e ai motocicli Euro 0 ed Euro 1.
Per tutti i veicoli -indipendentemente dalla classe di emissioni- vi è inoltre il divieto assoluto di sostare con il motore acceso.
In caso di “semaforo ambientale” rosso, il divieto per i Diesel Euro 5 si estende anche al sabato e ai festivi.
Per quanto riguarda il riscaldamento e altre norme correlate, questo è quanto previsto dall’ordinanza del sindaco di Carmagnola:
- invito a non superare i 20 gradi negli edifici domestici, come previsto dalla legge nazionale, e a limitare l’accezione al minimo indispensabile;
- obbligo di utilizzare -nei generatori di calore a pellet di potenza termica nominale inferiore ai 35 kW- pellet di classe A1 che siano realizzati con materiale vegetale prodotto dalla lavorazione esclusivamente meccanica di legno vergine e costituito da cortecce, segatura, trucioli, chips, refili e tondelli di legno vergine, di sughero vergine, granulati e cascami di legno vergine, non contaminati da inquinanti;
- divieto di abbruciamento di materiale vegetale (fino al 15 aprile dell’anno prossimo)
In caso di semaforo arancione scatta anche il divieto di utilizzo di stufe a legna -se non classificate 5 stelle- e di qualsiasi tipo di combustione all’aperto (barbecue compresi); limite per il riscaldamento a 18 gradi (con tolleranza di 2°C) nelle abitazioni, negli esercizi commerciali e negli edifici pubblici, escluse le strutture sanitarie; divieto di spandimento di liquami zootecnici, di letami e di fertilizzanti.
Bruciare la legna nei camini e nelle stufe tradizionali e a pellet inquina: ti spieghiamo perché